La sinistra di Sahra Wagenknecht in ascesa: cos'è il partito Bsw che vuol collaborare con Afd

Chi è la leader enigmatica del piccolo partito nato a gennaio ma che promette già di rivoluzionare il tradizionale sistema dei partiti tedeschi? Ma, soprattutto, dove si colloca il Bsw?

La sinistra di Sahra Wagenknecht in ascesa: cos'è il partito Bsw che vuol collaborare con Afd
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Un risultato a doppia cifra che fa seguito a un trend iniziato con le elezioni europee. Ormai non più outsider, il partito Bsw, nato dai dissidenti della sinistra estrema di Linke, "rischia" ora di diventare la terza forza in Sassonia e Turingia. La cinquantacinquenne Sahra Wagenknecht, che al partito ha dato il suo nome, si dice pronta a governare senza condannare a prescindere il risultato di AfD. Pur avendo dichiarato di non poter mai formare un governo con la destra estrema ha chiarito che di fronte a suggerimenti "sensati" accetterebbe di collaborare con la formazione che ha stravinto in Turingia.

Wagenknecht è un'ospite frequente nei talk show politici tedeschi, dove è sempre stata giudicata fredda, distante, inavvicinabile e priva di empatia. La rivista di notizie tedesca Der Spiegel l'anno scorso l'ha persino paragonata a una "regina delle nevi".

Cultura di destra, economia di sinistra: la ricetta del Bsw

Non esiste in Germania come in Europa un'opinione condivisa su Wagenknecht: c'è chi la giudica pericolosamente antisistema, chi alternativa valida a Björn Höcke e chi ancora filoputiniana. Per ora, certamente, i risultati parlano chiaro: sia in Sassonia che in Turingia è medaglia di bronzo dietro dietro AfD e Cdu, ma ha sorpassato rumorosamente i socialdemocratici.

A destra su immigrazione e cultura, a sinistra sulla spesa sociale, infusa in un profondo antiamericanismo e simpatie filo russe. La leader un tempo volto della Linke è una vera e propria sfinge, nonché la politica contemporanea più enigmatica e polarizzante della Germania contemporanea che, con un partito da lei lanciato solo a gennaio, sta scuotendo la politica tedesca. Un vero e proprio pericolo per i centristi, in allarme di fronte a questa formazione fatta di pochi funzionari e iscritti, accolta particolarmente bene nella Germania orientale. La BSW si batte per pensioni più alte e salario minimo maggiorato, ma è cauta sulle questioni ambientali e l'accoglienza ai rifugiati avviata nel 2015 dall'allora cancelliera Angela Merkel.

La comunicazione populista del Bsw

Secondo gli esperti, Wagenknecht ha colmato un vuoto proponendo una mescola tra una politica di welfare pubblico di sinistra con una politica sociale di destra: questo il suo ritratto tracciato dal politologo Jan Philipp Thomeczek all'agenzia di stampa tedesca Dpa prima delle elezioni. Ad esempio, il Bsw sostiene pensioni più elevate e un aumento del salario minimo, ma frena sulla protezione del clima e l'accettazione di richiedenti asilo e altri migranti.

Come nella migliore retorica populista, la leader di Bsw punta sulla rappresentanza-specchio e sulla dicotomia noi/loro, ovvero "quelli in alto" contro "la gente comune". E poi c'è il dito puntato contro i partiti tradizionali considerati ipocriti, superati e avari. Quanto al profilo dei suoi elettori, dopo le elezioni europee di giugno, in cui il Bsw aveva già ricevuto il 6,2% dei voti, Wagenknecht aveva dichiarato: "Siamo lì per le persone che hanno perso la fede nella democrazia" e ha continuato dicendo che il suo partito si rivolge ai "disperati".

La politica estera filorussa: dove si incontrano Bsw e AfD

Per paradosso, la politica estera potrebbe essere il punto di contatto tra AfD e il Bsw e, in particolar modo, la politica nei confronti della Russia. Il BSW si è espresso contro le sanzioni alla Russia e le esportazioni di armi all'Ucraina, sollecitando una soluzione diplomatica al conflitto. Un punto di vista che incontra il favore di ampie fette dell'elettorato nella Germania orientale, che era alleata con l'Unione Sovietica ai tempi della RDT.

Il Bsw, tra l'altro, è stato protagonista di uno scandalo durante la recente visita in Germania del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a giugno.

Durante il suo discorso al Bundestag, Wagenknecht e i suoi colleghi di partito, insieme a gran parte dell'AfD, hanno lasciato in modo dimostrativo il suo discorso "per solidarietà con tutti gli ucraini che vogliono un cessate il fuoco immediato e una soluzione negoziata", come ha detto un membro del partito. Il leader della Cdu Friedrich Merz aveva condannato il gesto bollandolo come "un punto basso nella cultura del nostro Parlamento".

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