Con la malattia di Carlo la royal family si scopre più piccola

Importanti problemi di salute costringono re Carlo e la principessa Kate a sospendere la partecipazione agli eventi pubblici. In panchina anche William, impegnato ad occuparsi della moglie e dei figli

Con la malattia di Carlo la royal family si scopre più piccola
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È choc nel Regno Unito. Questa mattina Londra si è risvegliata contemplando una situazione senza precedenti determinata dalla, si auspica, temporanea uscita di scena di due elementi centrali della royal family: re Carlo III e la principessa Kate. La scoperta nelle ultime ore di un tumore per l’ex eterno erede al trono e la misteriosa malattia dell’amata moglie di William non hanno solo rattristato i sudditi inglesi che si augurano di rivederli in forma al più presto ma hanno anche reso oltremodo evidente come il “personale” su cui può contare la Firm sia ora più ridotto che mai.

A dare conto dei problemi dovuti alla carenza dei reali addetti a presenziare ad eventi pubblici nel Regno Unito e all’estero è stato il Wall Street Journal, segno dell’attenzione riservata dalla stampa americana a quanto succede alla corte di San Giacomo. Una decina di anni fa i Windsor potevano contare su circa 15 componenti della famiglia attivi a tutti gli effetti per prendere parte ad inaugurazioni, occasioni benefiche e premiazioni. Oggi tale numero è sceso a 11 e più della metà dei working royal non hanno meno di 75 anni. A detenere lo scettro di più anziano del gruppo è l’ottantottenne duca di Kent. Il più giovane è invece il quarantunenne principe William.

Sempre nello stesso arco temporale si è registrato un calo del 40% degli appuntamenti a cui ha partecipato almeno un membro di Buckingham palace. Oltre alla compianta sovrana, le “defezioni” più rilevanti sono quelle del principe Andrea, coinvolto nello scandalo Epstein, e quelle di Harry e Meghan, residenti ormai negli Stati Uniti. C'è da dire poi che adesso a causa degli ormai noti problemi di salute sono fuori gioco non solo il re e Kate ma anche l’erede al trono impegnato a prendersi cura dei tre figlioletti e della moglie convalescente.

Per avere un’idea del genere di incontri presenziati dai Windsor il Wall Street Journal riferisce della recente visita del principe Edoardo, fratello del re, sulla remota isola di Sant’Elena. Qui il duca di Edimburgo dopo aver inaugurato un aeroporto e salutato la popolazione locale ha avuto modo di incontrare Jonathan, una tartaruga di 191 anni.

Durante il suo lungo regno è stata la regina Elisabetta II a mostrare doti di infaticabile rappresentante della monarchia anche in termini di presenze pubbliche. Basti pensare che nel solo 1979 Lilibet ha stabilito il record di 932 appuntamenti e un sondaggio commissionato dopo la sua scomparsa ha reso noto che un terzo dei cittadini britannici ha avuto modo di incontrarla di persona. Stando agli ultimi dati disponibili, nel 2023 il nuovo re è stato il più attivo componente della royal family, seguito al secondo posto dalla principessa Anna con 410 eventi.

Non tutti comunque nel Regno Unito sono entusiasti delle attività della royal family.

Republic, un'organizzazione che vorrebbe sfrattare gli occupanti di Buckingham Palace, denuncia che i reali non fanno granché e gli eventi a cui partecipano durano meno di un’ora. Re Carlo è consapevole di una certa stanchezza che circola fra i suoi sudditi ed è stato il primo a volere una monarchia più snella. Forse troppo, direbbe però qualcuno in questi giorni così incerti.

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