Merz: "Facciamo in fretta". Verdi e Linke oltre la soglia di sbarramento

I calcoli del prossimo cancellere dipenderanno da quanti partiti riusciranno ad entrare nel Bundestag

Merz: "Facciamo in fretta". Verdi e Linke oltre la soglia di sbarramento
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Che spazio ci sarà nella prossima legislatura della Germania per i Verdi e la Sinistra? I primi exit poll diffusi da Ard assegnano il 13,2% al partito ecologista e l’8,6% alla Linke nel contesto di un voto che ha fatto registrare il più alto tasso di partecipazione, l’84%, dal 1990. Risultati in generale in linea o superiori alle aspettative ma che andranno temperati dai calcoli richiesti dal complicato sistema elettorale tedesco e dalle scelte che il primo partito, la Cdu/Csu, dovrà fare in vista della formazione del prossimo governo di Berlino. Le prossime settimane saranno decisive infatti per definire una coalizione governativa che potrebbe essere composta da due o, ancora una volta, da tre partiti con tutte le ricadute che è possibile immaginare in termini di stabilità politica.

Secondo i dati diffusi dalla Zdf nel prossimo Bundestag i Verdi dovrebbero aggiudicarsi 79 seggi e la Linke 59, oltre ai 187 seggi della Cdu/Csu, 131 dell’Afd, 108 dell'Spd e 33 del Fdp e del Bsw. Per queste due ultime formazioni bisogna però ancora aspettare la conferma del superamento della soglia di sbarramento del 5%. In caso contrario, i voti dei due partiti verrebbero redistribuiti tra le altre forze politiche.

I Verdi di Robert Habeck, che nel governo dimissionario “semaforo” è stato vicecancelliere e ministro dell’Economia, e di Annalena Baerbock, responsabile degli Esteri, hanno assistito allo scivolamento nell’agenda politica nazionale del tema a loro caro della lotta ai cambiamenti climatici ma, stando ai primi risultati, sembrano riusciti ad incrementare le loro chance elettorali mostrandosi a favore del rafforzamento della sicurezza nazionale senza dimenticare le preoccupazioni degli elettori, in particolare quelle legate al carovita. I sondaggi effettuati pochi giorni prima delle votazioni assegnavano a tale partito il 13%.

La vera sorpresa è stata la performance di Heidi Reichinnek che è riuscita a trascinare la Linke oltre la soglia del 5% sottraendo voti anche ai Socialdemocratici del cancelliere uscente Olaf Scholz. Reichinnek grazie ad un’abile strategia social e catturando l’attenzione dei giovani ha risollevato le sorti di una formazione che, a causa di uno scisma interno, era data quasi per morta. Le rilevazioni prima del voto le assegnavano il 7%.

La palla a questo punto passa nel campo del candidato cancelliere della Cdu/Csu Friedrich Merz, il quale facendo riferimento ai suoi “competitori” ha appena dichiarato che "abbiamo affrontato una dura campagna elettorale, sulla politica economica come sull'immigrazione. Ma ora dobbiamo parlarci fra di noi, per formare un governo in grado di agire". Il leader della Cdu ha poi aggiunto che "il mondo fuori non aspetta noi e non potrà aspettare che si svolgano lunghe trattative, dobbiamo procedere veloci. Il mondo deve percepire che la Germania viene governata di nuovo in modo affidabile".

L’auspicio e i calcoli di Merz dipenderanno dal numero dei partiti che entreranno in parlamento. Secondo gli esperti, se sia i liberali dell’Fdp che la Bsw (sinistra populista) non dovessero superare la soglia di sbarramento, la Cdu/Csu potrebbe governare con una coalizione a due con l'Spd raggiungendo quota 327 seggi al Bundestag (316 sono quelli necessari per ottenere la maggioranza).

Se così non fosse, Merz, oltre all'Spd, dovrebbe coinvolgere i Verdi per raggiungere la maggioranza e attestarsi a 379 voti nella cornice di una coalizione a tre. Una delle poche certezze espresse dal politico della Cdu/Csu è che non intende siglare alcuna alleanza con gli estremisti di destra dell'Afd e con i liberali.

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