"Mi ritirerei solo per un problema medico". Biden non arretra sulla sua candidatura

La decisione del presidente è stata ribadita anche dal suo team elettorale, ma sempre più democratici di rilievo stanno chiedendo il suo ritiro. Tra questi, il deputato della California Adam Shiff

"Mi ritirerei solo per un problema medico". Biden non arretra sulla sua candidatura
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Joe Biden abbandonerebbe la corsa per la Casa Bianca solo se consigliato dai suoi medici. Il presidente lo ha affermato durante un’intervista a Ed Gordon di Bet News: “Se emergesse qualche condizione medica, se qualcuno, se i medici venissero da me e dicessero, hai questo e quel problema”.

In precedenza, Biden aveva detto che nessun dottore aveva espresso preoccupazioni in questo senso, né gli aveva chiesto di effettuare un testo cognitivo dopo quello al quale si era sottoposto nel febbraio scorso, nell’ambito delle annuali visite generali. La decisione del presidente è stata ribadita anche dal suo team elettorale, dopo l’appello lanciato dal deputato della California e candidato dem al Senato Adam Shiff, stretto alleato dell’ex speaker Nancy Pelosi, che il 17 luglio ha consigliato a Biden di “passare il testimone”.

La nostra nazione è ad un bivio: una seconda presidenza Trump minerebbe le vere fondamenta della nostra democrazia, ed io ho seri dubbi sul fatto che il presidente Biden possa battere Trump a novembre”, ha dichiarato Shiff al Los Angeles Times. Da presidente della Commissione intelligence, il deputato è stato una delle figure chiave dei processi d’impeachment contro Donald Trump e, di recente, è diventato l’esponente più in vista del Partito democratico a chiedere pubblicamente a Joe Biden di fare un passo indietro. Al quotidiano della Città degli angeli Shiff ha ricordato che “c’è un solo obiettivo, sconfiggere Trump, la posta in gioco e troppo alta” e ha lodato l’attuale inquilino della Casa Bianca come “uno dei più efficaci presidenti della nostra storia”, aggiungendo però che è arrivato il momento per lui di “passare la torcia” in modo da “assicurare la sua eredità” permettendo ad un altro democratico di battere il tycoon.

L’intervento di Shiff è arrivato nel giorno in cui sono stati diffusi sondaggi molto negativi per Biden, come quello del New York Times che ha dato il candidato repubblicano vincente in tutti gli Stati in bilico, o quello di BlueLabs, società finanziata da donatori dem, che ha evidenziato un arretramento del presidente in 14 membri dell’Unione dopo il disastroso dibattito di Atalanta, compresi i cinque che aveva strappato a Trump nelle elezioni del 2020.

Adam Shiff non è l’unico ad aver espresso i suoi dubbi sulla candidatura di Biden. Secondo quanto riportato dalla Cnn, durante una conference call riservata il deputato dem del Colorado Jason Crow ha cercato di spiegare apertamente al presidente sia i dubbi degli elettori hanno sulla sua capacità e forza di reggere per un secondo mandato, sia le sue personali preoccupazioni per l’immagine del leader di Washington a livello globale. Pare che i commenti di Crow abbiano scatenato l’ira dell’inquilino della Casa Bianca, che gli avrebbe intimato di “smetterla con queste stupidaggini”.

Durante lo stesso incontro virtuale, anche la deputata della Pennsylvania Chrissy Houlahan ha espresso preoccupazione per la posizione del candidato democratico nel suo Stato, ma Biden avrebbe risposto di non credere alle rilevazioni, nonostante la collega di partito abbia detto di averli verificati personalmente.

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