I finanziatori abbandonano Biden: congelate donazioni per 90 milioni di dollari

La notizia è arrivata mentre i consiglieri del presidente stanno cercando un modo per convincerlo a fare un passo indietro e il suo team elettorale sta valutando l'ipotesi Kamala Harris

I finanziatori abbandonano Biden: congelate donazioni per 90 milioni di dollari
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Le fila dei sostenitori di Joe Biden continuano ad assottigliarsi. Alcuni importanti finanziatori del Partito democratico hanno comunicato a Future Forward, il più importante comunicato di azione politica (Pac) a favore del presidente, la loro decisione di trattenere circa 90 milioni di dollari in donazioni destinate a sostenere la campagna elettorale dell’attuale inquilino della Casa Bianca.

Secondo quanto riportato dal New York Times, i finanziamenti congelati includono diversi impegni a otto cifre e rimarranno bloccati fintanto che Biden sarà il candidato dei democratici. Questo sviluppo è una delle più concrete conseguenze della disastrosa performance del presidente ultraottantenne del dibattito televisivo contro l’avversario Donald Trump, che ha generato molteplici dubbi circa il suo stato di salute e la sua capacità di poter battere il tycoon nelle elezioni di novembre.

Future Forward ha rifiutato di rilasciare commenti sulla situazione, ma un consigliere del Pac ha affermato che si aspettava un ritorno dei donatori all’”ovile” dei Biden supporters dopo le numerose rassicurazioni diffuse dalla Casa Bianca e da una fetta del partito sulla presenza mentale di Potus. Non è stata chiarita anche l’identità dei finanziatori che hanno deciso di sospendere i loro contributi. Un membro di questo gruppo ha dichiarato di essere stato approcciato più volte da Future Forward con richieste di finanziamenti e di aver risposto che lui e altri “si sono trattenuti”.

La notizia del congelamento dei fondi è arrivata mentre i consiglieri di Biden stanno discutendo su come convincere il presidente ad abbandonare la corsa alla Casa Bianca e il suo team elettorale ha iniziato a valutare le possibilità di vittoria dell’attuale vicepresidente Kamala Harris in una serie di sondaggi testa a testa con Donald Trump. Il numero di parlamentari dem che hanno chiesto il ritiro di Biden, inoltre, è in costante aumento.

Il presidente, però, sembra essere deciso a non fare un passo indietro. “Credo di essere il più qualificato a governare e di essere il più qualificato per vincere”, ha dichiarato in una conferenza stampa giovedì 11 luglio al vertice Nato, durante la quale ha anche fatto alcune gaffe come introdurre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con “signore e signori, il presidente Putin” e riferirsi alla sua seconda come “vicepresidente Trump”. In riferimento a questi lapsus, il tycoon repubblicano ha dichiarato durante il programma radiofonico The Clay Travis and Buck Sexton Show che Biden “non è stato un disastro.

Mi ha chiamato suo vicepresidente e, tra l'altro, non l'ha fatto in modo sarcastico. Se lo avesse fatto in modo sarcastico, sarebbe stato grandioso, ma non è stato fatto in modo sarcastico. E ha fatto un bel pò di altri errori. Ma non è stato un disastro totale”.

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