"La verità è là fuori". L'ossessione di Reagan e i dubbi di Obama: gli Usa alla ricerca degli Ufo

Emergono dalle pagine di un nuovo saggio tutte le curiosità di alcuni tra i presidenti della storia americana recente sulla possibile esistenza di forme di vita extraterrestri

"La verità è là fuori". L'ossessione di Reagan e i dubbi di Obama: gli Usa alla ricerca degli Ufo
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“La verità è là fuori”. Così titolava il poster appeso nell’ufficio di Fox Mulder, l'agente Fbi del celebre telefilm X Files. Oggi abbiamo degli elementi in più per ritenere che anche qualcuno alla Casa Bianca fosse alla ricerca di una conferma dell’esistenza di forme di vita extraterrestri. Un nuovo libro pubblicato dal giornalista e storico Jonathan Graff “Ufo: the inside story of the US governemnt’s search for alien life here – and out there” svela infatti come alcuni dei presidenti americani siano sempre stati affascinati dal Sacro Graal delle teorie dei complotti, la possibilità cioè che il deep State di Washington nasconda prove incontrovertibili del contatto tra gli alieni e il pianeta Terra.

“Ci sono riprese e registrazioni di oggetti nel cielo che non sappiamo davvero cosa siano. Non possiamo spiegare come si muovano e la loro traiettoria”. Questo è ciò che ha dichiarato Barack Obama nel 2021. E l’intervento dell’ex presidente non è un caso isolato. Negli anni Ottanta Ronald Reagan, incontrando Mikhail Gorbaciov, chiese al leader dell’Unione Sovietica se il suo Paese avrebbe aiutato gli Stati Uniti qualora fossero stati attaccati all’improvviso da entità provenienti dallo spazio profondo. Senza scomporsi, il rappresentante sovietico rispose “certo, senza dubbio”. "Anche noi faremmo la stessa cosa” fu la controrisposta dell’ex attore di Hollywood.

Non stupisce che a porre lo strambo quesito sia stato Reagan. L’ex governatore della California è sempre stato un fan della fantascienza e lui stesso sarebbe stato protagonista negli anni Settanta di un incontro ravvicinato con un Ufo mentre era a bordo di un Cessna nei pressi della località di Bakersfield. L’ex presidente e il suo pilota videro una luce fissa nell’oscurità che all’improvviso cominciò ad cambiare forma per poi spostarsi in verticale ad alta velocità. “Sparì tra le nuvole” disse Reagan all'epoca.

In quel periodo l’interesse per gli oggetti volanti non identificati era così forte che nel 1976 Jimmy Carter promise in campagna elettorale che se fosse stato eletto avrebbe reso pubbliche tutte le informazioni sugli Ufo in possesso del governo. Una promessa però che l’ex governatore della Georgia dopo la vittoria alle urne non mantenne. Come Reagan anche Carter aveva visto nel 1969 un oggetto inspiegabile muoversi nel cielo mentre il suo predecessore, Gerald Ford, negli anni Sessanta guidò i lavori di una commissione del Congresso chiamata a fare luce su strani avvistamenti in Michigan.

Forse, comunque, uno dei più curiosi presidenti americani su un tema che continua ad affascinare milioni di persone in tutto il mondo è Bill Clinton il quale non appena entrato alla Casa Bianca disse al suo procuratore generale aggiunto “Webb, devi trovarmi delle risposte a due domande. La prima è chi ha ucciso Jfk. La seconda è se gli Ufo esistono”. In un libro di memorie l’uomo incaricato dal presidente, Webb Hubbel, scrisse di aver indagato su entrambi i dossier ma di non aver trovato risposte soddisfacenti. Un’insoddisfazione riscontrata dallo stesso Clinton che, in occasione di un viaggio in Irlanda nel 1995, rispose così alla domanda di un ragazzino: “No, per quanto ne so nessun Ufo si è schiantato nel 1947 a Roswell nel New Mexico” aggiungendo, non si quanto scherzando, che “se l’Air Force degli Stati Uniti ha trovato degli alieni non mi hanno informato e anch'io lo voglio sapere”.

Una curiosità, secondo un sondaggio Gallup del 2021, condivisa da oltre il 40% degli americani i quali ritengono che alcuni avvistamenti siano di origine extraterrestre e che la verità, ieri come oggi, è ancora là fuori.

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