Meloni: "Fieri del sostegno all'Ucraina". Dilemmi della Lega sulle armi difensive

Andrea Crippa, vicesegretario del Carroccio, si chiede se i missili inviati a Kiev si possano considerare "armi difensive", ma la premier non intende rinfocolare polemiche con gli alleati di governo: "Noi molto più compatti dei partiti di opposizione"

Meloni: "Fieri del sostegno all'Ucraina". Dilemmi della Lega sulle armi difensive
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Il vertice della Nato tenuto a Washington si è chiuso con la forte soddisfazione da parte del governo italiano per il contributo che il nostro Paese ha fornito alla difesa dell'Ucraina, in collaborazione con gli altri Paesi dell'Alleanza Atlantica, anche se allo stesso tempo viene chiesto agli partner una maggiore attenzione al fianco Sud, e in particolare all'Africa. Ecco perché Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti nel punto stampa nella capitale degli Stati Uniti d'America al termine della celebrazione dei 75 anni della Nato, ha voluto sottolineare come sia emersa l'immutata determinazione di tutti a sostenere il Paese governato da Volodymyr Zelensky contro la guerra di invasione della Russia, per tutto il tempo necessario.

La presidente del Consiglio ha spiegato che si è trattato di un "vertice molto importante" soprattutto alla luce di uno scenario "che sta mutando velocemente: bisogna dare risposte concrete a questo scenario e sono state date nelle conclusioni del vertice", ha detto il capo dell'esecutivo italiano, sottolineando che tali risposte sono giunte con chiarezza proprio a partire dal sostegno all'Ucraina. "Fermo restando che la Nato non è in guerra con la Russia, sono stati annunciati importanti strumenti di sostegno per l'Ucraina, in tema di coordinamento sugli aiuti e in tema di addestramento", ha aggiunto Meloni. Con una garanzia: "Noi in Ucraina ci siamo concentrati sui sistemi di difesa aerea, che è il modo migliore per difendere una Nazione aggredita".

Una netta presa di posizione che è arrivata nelle stesse ora in cui Matteo Salvini aveva manifestato perplessità sull'ulteriore invio di armi. Opinione che è poi risuonata questo pomeriggio per bocca di Andrea Crippa, vicesegretario della Lega: "Quali sarebbero le armi difensive inviate all'Ucraina? I missili sono armi difensive?", si era chiesto. Il deputato del Carroccio si dice contrario "a ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un'arma difensiva". Il numero 2 della Lega è altresì favorevole a un processo negoziale "che deve avere come unico scopo la pace: finché inviamo armi - conclude - è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell'Ucraina".

In ogni caso, seppur con la presenza di due punti di vista difformi, la premier non ha desiderato in alcun modo imbastire alcun tipo di polemica con l'alleato di governo, limitandosi a dirsi "fiera" di avere inviato il sistema di difesa aerea Samp-T a Kiev, ribadendo il sostegno all'Ucraina "contro la guerra di aggressione russa".

E sulle parole di Salvini e dei leghisti la situazione è piuttosto evidente: "La maggioranza è sempre stata compatta e la posizione italiana è chiarissima in tutto il mondo", ha replicato. Anzi, ha chiosato, "mi corre l'obbligo di ricordare che questa solidità non l'ho vista in nessuna maggioranza che ci ha preceduto e non la vediamo nemmeno nell'opposizione".

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