
"Non faccio il difensore d'ufficio di Trump, non giro con casacche addosso e non sventolo bandierine. Chiaro?». Luca Zaia, governatore leghista del Veneto (cioè della regione italiana che funziona meglio di tutte) inizia così l'intervista.
Chiarissimo, Presidente. Però ora mi dica cosa pensa dell'incontro e dello scontro tra Trump e Zelensky.
«Ho voluto vedere il video completo della conferenza stampa per capire se fosse stata davvero una imboscata come è stato scritto. E dopo aver visto più di cinquanta minuti di filmato mi sono reso conto che molti commenti sono arrivati da chi non può averla vista».
Nessuna imboscata?
«No. È stato un incontro concordato con la stampa anticipato da una riunione privata dove i due leader hanno parlato di molti temi, non solo di guerra, scambiandosi molti complimenti».
Non solo scontro?
«No. Trump da padrone di casa ha ringraziato Zelensky e ha avuto anche parole di attenzione nei suoi confronti. Gli ha detto: Siete stati coraggiosi, avete fatto delle cose straordinarie con l'esercito. Poi ha detto: Stanno morendo più di 2mila soldati a settimana, dobbiamo chiuderla questa guerra. Procediamo intanto col cessate il fuoco. Quindi Zelensky ha iniziato a dire che Putin è un terrorista e che lui non si fida, volendo garanzie».
Ha detto che Putin ha già rotto 25 volte il cessate il fuoco.
«Lo ha giustamente ricordato. E Trump gli ha risposto: Ha rotto il cessate il fuoco con gli altri Presidenti Usa. Con me non lo farà».
Poi è entrato il vice, Vance
«Si, negli ultimi minuti, e ha sottolineato a Zelensky che l'Ucraina non ha gli uomini per proseguire la guerra e poi gli ha chiesto conto del perché il presidente ucraino sia andato a fare campagna elettorale per Biden in Pennsylvania. Lo scazzo vero, è stato con Vance».
Il messaggio di Trump invece quale è stato?
«Trump ha detto che ha sempre fatto business nella vita. Che non esiste un accordo d'affari senza un compromesso. Importante è portare a casa il cessate il fuoco e fermare le morti. Ha ricordato che senza Usa la guerra finirebbe in due settimane a favore della Russia».
Trump però alla fine dell'incontro ha commentato: «Abbiamo fatto un bello spettacolo per la Tv».
«Si ma lo ha detto non come obiettivo ma in maniera sarcastica. Non gloriandosene».
Parliamo di economia. Trump minaccia dazi al 25% sui prodotti europei. Per il Veneto sarebbero un duro colpo?
«Le esportazioni del Veneto verso gli Stati Uniti arrivano a 8 miliardi. Certo che sarebbe un duro colpo. Pesa molto nel Pil del Veneto il commercio con gli Stati Uniti. Noi abbiamo 600 mila partite Iva e nella nostra regione spazia dall'aerospazio all'high tech, al mobile, al tessile, all'agro alimentare...».
Gli Usa sono un avversario?
«No: gli Usa sono amici. A me fa paura che stia viaggiando l'idea che gli Stati Uniti siano nostri nemici. Gli Usa hanno la stragrande maggioranza dei cittadini che sono di origine europea. Gli Stati Uniti non possono rinunciare al mercato più grande e più florido del mondo che è il mercato europeo. 450 milioni di abitanti. Per noi gli Usa rappresentano un amico che ci ha aiutato a ristabilire la democrazia quando l'avevamo perduta. Pazzia pensare che siano i nostri nemici. Tutto questo perché a qualcuno non piace l'attuale presidente?».
Come si può dialogare con Washington?
«La Meloni si è mossa benissimo in politica internazionale. Oggi abbiamo un prestigio internazionale che non avevamo prima. Dei paesi G7 europei, l'Italia è l'unico che può definirsi amico col governo americano. L'Europa è troppo debole. Io sono un europeista convinto, ma oggi la Von der Leyen non rappresenta un così robusto contraltare a Trump. L'Europa deve restare unita. Ma sul fronte dazi l'Italia può essere il ponte in Europa con l'America».
In questo contesto Meloni può fare un bel lavoro?
«Lo sta facendo.
Non dobbiamo avere complessi di inferiorità con gli Usa ma considerali amici. E realizzare un asse Europa-Stati Uniti. Se non c'è quest'asse gli Stati Uniti si muovono liberi per il mondo, e questo è un danno per tutti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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