New York - È stata il pilastro di una delle dinastie più potenti degli Stati Uniti, anche se lei amava definirsi la «nonna d'America». L'ex first lady Barbara Pierce Bush è morta a 92 anni nella sua casa di Houston: nei giorni scorsi le sue condizioni di salute erano precipitate per sopraggiunte complicazioni polmonari, e dopo una serie di ricoveri ha deciso di rifiutare ulteriori cure, tranne quelle palliative. Nelle ultime ore tutti i familiari si sono alternati al suo capezzale, a partire dal marito George H.W. che le sempre ha tenuto la mano, ed è stata lucida sino alla fine.
Barbara Bush è stata la seconda donna in America, dopo Abigail Adams, a essere sia moglie che madre di un presidente: first lady dal 1989 al 1993 e dal 2001 al 2009 madre del 43° inquilino della Casa Bianca, George W. Bush. In realtà il primo dei suoi sei figli non era quello da lei destinato a Pennsylvania Avenue: Barbara puntava su Jeb, ex governatore della Florida dal 1999 al 2007, che nel 2016 si è candidato alle primarie repubblicane, conclusesi per lui con una debacle. E proprio da quando Donald Trump ha fermato il sogno presidenziale di Jeb, tra le due famiglie non corre buon sangue: durante la campagna elettorale l'ex governatore è stato ripetutamente deriso dall'allora rivale del Gop, e l'ex first lady è corsa in difesa del figlio. Trump «ha detto cose terribili sulle donne e sui militari, non capisco perché la gente lo sostenga», ha spiegato in un'intervista tv, chiamando il tycoon un misogino. La «volpe d'argento» - come l'avevano soprannominata i figli a causa della lingua tagliente e dei capelli prematuramente bianchi dopo la morte della secondogenita Robin di leucemia, a tre anni - diceva spesso la sua. Negli anni di Washington, però, aveva scelto il silenzio su argomenti potenzialmente controversi con il marito. Barbara Bush, come il consorte, era una Wasp: nata a New York da un editore, rappresentava quella classe dominante bianca e protestante che per secoli ha governato gli Usa.
Ha incontrato il futuro presidente nel 1941 in Connecticut e lo ha sposato nel 1945, lasciando il college per dedicarsi a lui e alla famiglia. Lo scorso gennaio i Bush hanno celebrato il loro 73° anniversario di matrimonio, diventando la coppia sposata più a lungo nella storia presidenziale. Ora George H.W. «ha il cuore spezzato» per la perdita della moglie, come ha riferito il suo portavoce Jim McGrath. Il figlio George W. ha raccontato che la madre non aveva paura di morire: «Credeva nella vita dopo la morte e che sarebbe stata meravigliosamente accolta nelle braccia di un Dio amorevole».
Ma la sua scomparsa ha causato un lutto bipartisan. Il presidente Donald Trump ha ordinato quattro giorni di bandiere a mezz'asta, affermando che «l'America ha perso una memorabile donna di carattere». Mentre la first lady Melania, che sabato sarà al suo funerale alla St. Martin's Episcopal Church di Houston, ha lodato Barbara Bush per aver posto «la famiglia e il Paese sopra ogni cosa». Messaggi di cordoglio sono arrivati anche da Barack e Michelle Obama, che l'hanno definita «la roccia della sua famiglia». L'ex coppia presidenziale si è detta «grata per la sua vita, una testimonianza che il pubblico servizio è una vocazione importante». «È stata una donna eccezionale.
Con grinta e grazia, cervello e bellezza ha difeso la sua famiglia e gli Stati Uniti», ha spiegato invece l'ex Commander in Chief Bill Clinton. Nelle elezioni del 1992 fu lui a sfrattare il rivale repubblicano e la moglie dalla Casa Bianca, ma ha mantenuto sempre buoni rapporti con il predecessore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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