"Via ai test anti Covid per tutti gli immigrati"

Il piano di Forza Italia dopo l'aumento dei flussi. Tajani: immunizzazione totale a scuola

"Via ai test anti Covid per tutti gli immigrati"

«Tutti gli immigrati, clandestini e non, devono essere sottoposti a test antiCovid. E il governo deve offrire anche a loro l'opportunità di vaccinarsi». Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, presenta le proposte del partito sull'immigrazione, sottolineando che dopo gli ultimi eventi in Tunisia, c'è una forte ripresa dei flussi dai Paesi del Mediterraneo.

Gli azzurri sono in campo che appoggiare una campagna vaccinale più completa ed efficace possibile, compresi appunto gli stranieri. Anche sul fronte scuola, dice Tajani, «tutto il personale scolastico deve vaccinarsi». Quanto al Green pass, il numero due azzurro ricorda: «Siamo stati l'unico partito che ha presentato al premier Draghi e al generale Figliuolo un piano per vaccinare gli italiani e questo piano è stato accolto e utilizzato. Lo abbiamo aggiornato la scorsa settimana, dicendo che bisogna utilizzare il covid pass non come strumento che limita la libertà ma anzi come strumento utile per impedire che vi siano nuovi lockdown».

Lo stesso leader Silvio Berlusconi, criticando i no al green pass, sostiene che «sui vaccini sono necessari senso di responsabilità, unità nazionale, nessuna strumentalizzazione politica. Altrimenti rischiamo di spegnere la luce che comincia a vedersi in fondo al tunnel».

Per l'azzurro Sestino Giacomoni la «massiccia campagna di informazione» va accompagnata da agevolazioni fiscali per chi si è vaccinato o lo farà. Dopo la proposta di estendere a 1.000 euro il bonus vacanze agli under30 immunizzati, ipotizza uno sgravio dell'IVA su tutti gli acquisti di prima necessità per un anno, sempre per i vaccinati.

Nella conferenza stampa sul piano-immigrazione, che sarà presto consegnato al governo, partendo dai ministri azzurri, si sottolinea che anche nei centri d'accoglienza va avviata una seria campagna vaccinale, per garantire la salute degli italiani e degli stranieri, anche quelli in attesa di asilo politico e quelli che devono essere espulsi e potrebbero diffondere il virus nei loro Paesi o negli altri europei dove si spostano.

Tajani parla in particolare dell'Africa, dove solo l'uno per cento dei cittadini è stato vaccinato, citando il «diritto a non emigrare» affermato da Benedetto XVI. «Nel 2050 - dice- gli africani saranno 2 miliardi e mezzo e bisogna affrontare i problemi di povertà e sottosviluppo che favoriscono l'emigrazione. È una grande questione europea, che deve comprendere la difesa dei confini e la lotta all'immigrazione clandestina e agli scafisti, anche attraverso un piano di accordi con i Paesi di partenza degli immigrati».

La capogruppo azzurra al Senato, Anna Maria Bernini, ricorda che Fi si è sempre impegnata in un'ottica europea in parlamento e fuori su questo fronte, ricordando la missione del 2018 dell'allora presidente del parlamento Ue Tajani in Niger, uno dei Paesi da cui parte una grande parte degli immigrati diretti in Italia e in Europa. «Bisogna affrontare la questione - dice -, secondo i principi della cooperazione, creando opportunità, per realizzare infrastrutture e scuole, come già fanno la Cina e la Germania, ma in modo diverso.

I flussi d'immigrazione sono spesso di carattere economico, oggi la Libia è una polveriera, la Tunisia ha gravi problemi e anche dall'Afganistan molti in fuga arrivano nel nostro Paese. Rapporti diplomatici, economici, sociali, culturali sono alla base di ogni azione efficace. E per citare un altro Papa, Francesco, ricordiamo che nessuno si salva da solo».

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