All'inizio molti hanno pensato a una legge finanziaria elettorale. Poi però sono spuntati vari problemi, a partire dai tagli alle Regioni che si tradurranno in aumenti delle tasse. Gli aumenti delle imposte sulla previdenza integrativa e sulle casse professionali. Il blocco degli stipendi della Pubblica amministrazione. Insomma, la manovra varata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri non è indolore. Confermata l'entità, 36 miliardi, di cui 11 in deficit. I tagli alle spese sono 15 miliardi. Poi 3,8 miliardi di recupero dall'evasione. Delle misure annunciate dei giorni scorsi, delude il Tfr, che sarà tassato come uno stipendio. Convince il regime fiscale separato per le partite Iva. Una specie di bonus da 880 euro all'anno a favore di una categoria sempre bistrattata. Nella «finanziaria» entra anche la riforma della Pubblica amministrazione: il ddl diventerà un collegato alla legge di Stabilità.
Ecco gli effetti su ciascun provvedimento
- Gli sgravi per le assunzioni
- Liberi professionisti agevolati
- Gli aiuti ai nuclei familiari
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.