Alex pronta a forzare il blocco Il piano per "imitare" la Rackete

La Alex, la barca di Mediterranea, chiede nuovamente un porto di sbarco a Lampedusa. Ma il Viminale chiude le porte

Alex pronta a forzare il blocco Il piano per "imitare" la Rackete

Mentre il governo è impegnato in un braccio di ferro con la Alan Kurdi, resta a poche miglia dall'isola di Lampedusa il veliero di Mediterranea con circa 40 migranti a bordo. La Alex ha rifiutato l'offerta di Malta di attraccare a La Valletta. Secondo quanto riporta l'equipaggio della barca dell'ong la traversata verso Malta dal punto in cui si trova l'imbarcazione sarebbe impossibile. Lo staff a bordo parla di un veliero non in grado di navigare oltre le 100 miglia nautiche. Da qui la richiesta di un intervento dei maltesi che dopo aver offerto la loro disponibilità per un approdo non hanno ancora inviato mezzi per il trasbordo. La Alex dunque resta ferma a un passo dalle acque territoriali del nostro Paese e chiede nuovamente di poter attraccare a Lampedusa. Di fatto questa ultima richiesta ha il sapore della sfida. Sulla Alex pende un divieto predisposto dal Viminale. Un'ordinanza simile a quella che pendeva sulla Sea Watch. A quanto pare la Alex si starebbe preparando a forzare il blocco.

Un gesto di sfida che aprirebbe una sorta di caso Sea Watch bis. Mediterranea sa bene che con un attracco a Lampedusa potrebbe rischiare grosso. E la stessa ong su questa ipotesi chiarisce la sua posizione: "Sono inquietanti le notizie di stampa che, da diverse autorevoli fonti, denunciano l’esistenza di un accordo tra il governo italiano e quello maltese finalizzato al sequestro dell’imbarcazione Alex e all’arresto di tutto il nostro equipaggio. Atti ritorsivi fuori da ogni rispetto dello Stato di diritto. In queste condizioni - conclude - nel pieno rispetto del diritto internazionale, delle Convenzioni marittime e delle linee guida dell’Imo, abbiamo appena reiterato la richiesta di assegnazione del porto sicuro più vicino di Lampedusa come Place of safety". Intanto il Viminale ha fatto sapere di aver offerto assistenza alle imbarcazioni delle due ong inviando casse d'acqua, coperte termiche e quattro flaconi di materiale disinfettante.

Nel pomeriggio l'equipaggio della Alex ha deciso di riprende la navigazione dichiarando lo "stato di necessità": "Di fronte a intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo, nave #ALEX ha dichiarato lo ’stato di necessità e sta dirigendo verso il porto di #Lampedusa unico possibile porto sicuro di sbarco". Ecco dunque un comandante che prova ad imitare la Rackete...

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