Ancora una volta l'Italia si spacca in due. Al Sud, vento di scirocco, caldo torrido, incendi e un aeroporto - questa volta Trapani - chiuso per il denso fumo causato da un grosso incendio scoppiato nelle vicinanze. Al Nord la pioggia non dà tregua, tornerà la neve in Alto Adige a 1800 metri mentre a Milano la temperatura crollerà a 15 gradi. E solo a fine giornata potremo fare la conta dei danni provocati dal ciclone Medicane che da ieri sera ha colpito con violenza Liguria, Piemonte e Lombardia. Le prime avvisaglie disastrose del maltempo già sabato. A Milano, in meno di due ore le raffiche di vento e la pioggia hanno sradicato alberi, divelto insegne e scoperchiato tetti. A Vigevano è volata via la copertura della scuola media, mentre un albero è finito sul tetto del reparto di rianimazione dell'ospedale. A Vercelli, per il forte vento, alberi secolari sono stati spazzati via come fuscelli, mentre a Casale Monferrato c'è stata una tromba in città, le raffiche di vento hanno raggiunto i 98,3 chilometri orari e in meno di un'ora sono caduti 20 millimetri di pioggia. Il forte vento ha scoperchiato una parte del tetto del Pronto soccorso e molte abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica. Anche in questo caso il maltempo ha bloccato per ore un tratto della linea ferroviaria tra Alessandria e Chivasso. Sempre a causa della caduta di alberi interrotte alcune tratte ferroviarie nel Bresciano e in Lomellina. Ritardi anche sulla Milano-Genova, mentre alcuni treni sono stati cancellati. Una barca con tre persone si è ribaltata sul Lago di Como e un'altra al largo di Dongo, fortunatamente senza conseguenze per le persone.
Dunque, ci risiamo, sembra di vivere in due paesi diversi. Al Sud in molte città c'è bollino rosso. In Sicilia si devono sopportare ancora 35 gradi, a Bari si arriverà a 39 gradi. E la popolazione, turisti compresi, continua a subire i disagi dovuti agli incendi, purtroppo spesso dolosi. Ieri, il denso fumo di un incendio scoppiato un in vallone, ha costretto il blocco dei voli per qualche ora dello scalo di Trapani che sono stati dirottati su Palermo fino alla riapertura serale. Sempre nel trapanese roghi anche alla Tonnara di Scopello, con circa 400 turisti evacuati via mare. Chiusa anche la statale 119 «di Gibellina» sempre per un incendio nei pressi di Alcamo.
Al Nord la situazione è capovolta. La Protezione civile ha decretato l'allerta arancione su Lombardia e Liguria e giallo «per rischio idraulico e idrogeologico» in Valle d'Aosta, Piemonte, Trento, Bolzano, Veneto ed Emilia-Romagna occidentale. Molte città, come Milano, hanno già attivato i Coc (Centri operativi comunali) per gestire tempestivamente eventuali emergenze. Per 48 ore sono infatti previste piogge ancora più intense di ieri, grandinate con chicchi di grosse dimensioni. Ma il fenomeno più intenso è quello che si è verificato nella notte provocato dal ciclone mediterraneo, chiamato Medicane, che ha colpito soprattutto il Mar Ligure e l'Isola d'Elba. Nuclei temporaleschi molto intensi investono anche Lombardia e Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto.
Dopo il caldo torrido, il Nord vive dunque il «brivido» di un autunno anticipato. Tra oggi e domani ci sarà un brusco calo delle temperature. Tornerà la neve a 1.
800 metri in Alto Adige e a Milano le temperature toccheranno i 15 gradi nelle prime ore del mattino. L'estate è dunque finita? Tra mercoledì e giovedì la fase critica dovrebbe essere rientrata e secondo gli esperti, settembre sarà gradevole con temperature che non supereranno i 25-26 gradi.
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