Ignazio Corrao non è un pentastellato qualunque: è l'esponente che si occupa di enti locali per il MoVimento 5 Stelle. O forse sarebbe meglio dire "era".
Se non altro perché l'indiscrezione di pochi minuti fa racconta di come Ignazio Corrao sarebbe stato esautorato dal compito svolto sino a poco fa nell'organizzazione. Se il retroscena circolato in queste ore venisse confermato, ci ritroveremmo dinanzi ad un copione che abbiamo già avuto modo di leggere ed approfondire in più circostanze nel corso della storia grillina: un allontanamento dovuto ad un dissenso interno. Una contrarietà di qualche tipo che finisce per essere annotata dalla linea maggioritaria. Questa, infatti, sarebbe la motivazione per cui Corrao sarebbe stato interessato da un provvedimento che ridimensionerebbe quantomeno il suo ruolo all'interno della creatura di Grillo e Casaleggio.
Stando a quanto riportato dall'Adnkronos, sarebbe stato lo stesso Ignazio Corrao a far presente ad altri membri del MoVimento 5 Stelle di essere stato destituito dal suo ruolo. Quando i grillini hanno immaginato e deciso di doversi strutturare in maniera più tradizionale, è stato creato una sorta di direttivo, che è composto da quelli che vengono chiamati "facilitatori". Ecco, Ignazio Corrao fa, o a questo punto faceva parte, dell'elenco di persone che hanno affiancato Luigi Di Maio. Corrao, fino a prova contraria, era a tutti gli effetti un uomo che faceva parte del sestetto deputato a gestire la cabina di regia partitica. Quella che ora, a tempo, è presieduta da Vito Crimi. La fonte già citata ipotizza che ci sia stato pure un "provvedimento disciplinare".
Corrao è stato eletto per due volte presso il Parlamento di Strasburgo e di Bruxelles. Anzi, si può affermare che Corrao è di sicuro uno degli esponenti di peso del grillismo a livello continentale. Anche per questo un eventuale allontamento del parlamentare europeo potrebbe sollevare ulteriori polemiche interne, con tutti gli strascichi che potrebbero derivare. Una vera e propria grana per il MoVimento 5 Stelle, che potrebbe essere investito da altre polemiche.
"Accetto il verdetto dei probiviri", avrebbe detto l'europarlamentare, secondo quanto apprende l'Adnkronos. "Continuerò a lavorare con la grinta di sempre e spero che il futuro congresso, che spero sia prima possibile, dia la possibilità al Movimento di rinnovarsi e rilanciarsi", avrebbe poi aggiunto.
Nelle chat pentastellate la decisione dei probiviri di revocare l'incarico a Corrao viene interpretato da molti come un "segnale" ad Alessandro Di Battista, a cui l'europarlamentare è politicamente molto legato. "Una risposta" all'attivismo di Dibba in vista degli Stati Generali. In questi giorni infatti l'ex deputato è tornato a far sentire la sua voce, lanciando la proposta per un "servizio ambientale".
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