La burocrazia fiscale continuerà a vessare il contribuente-imprenditore anche nel 2017, anzi il numero di scadenze per le piccole imprese è destinato ad aumentare fino ad arrivare, in alcuni casi a sfiorare il centinaio nel corso dell'anno. È quanto rileva la Cgia di Mestre sottolineando che quest'anno il numero degli adempimenti a carico delle micro e piccole aziende crescerà mediamente di quattro unità. Pertanto, una impresa artigiana, senza dipendenti, nel corso dei dodici mesi iniziati tre settimane fa, dovrà pagare o inviare la propria documentazione 30 volte per onorare altrettante scadenze fiscali, un negozio commerciale con 5 dipendenti 78 volte e una piccola impresa industriale con 50 dipendenti ben 89 volte. Si tratta di conclusioni molto simili a quelle cui era giunto IlSole24Ore che la scorsa settimana aveva evidenziato come quest'anno le scadenze siano quantificabili in un'ottantina al mese, un vero supplizio di Sisifo.
In alcuni casi è «colpa» delle innovazioni renziane. Dal 2017, infatti, arriva l'Iri (Imposta sui redditi) per le ditte individuali e le società di persone in contabilità ordinaria, il regime di cassa per tutte le imprese in contabilità semplificata e la fatturazione elettronica inizia a fare capolino anche nei rapporti tra imprese private, prevedendo tutta una serie di semplificazioni. La fase di avvio, tuttavia, prevede un aumento degli adempimenti. Ad esempio, nel 2017 le imprese dovranno inviare all'Agenzia delle Entrate i dati delle liquidazioni Iva trimestrali, delle fatture emesse/ricevute/registrate e delle note di variazioni comprese le bollette doganali. La periodicità di queste due nuove comunicazioni (liquidazioni Iva e dati delle fatture) sarà trimestrale, ma il legislatore, con l'intento di agevolare i contribuenti, ha stabilito che il primo invio del nuovo spesometro (cioè dei dati delle fatture) relativo ai primi 6 mesi del 2017, avvenga entro il 25 luglio di quest'anno. Tutto questo in un periodo dell'anno in cui i commercialisti sono alle prese con dichiarazioni dei redditi, Irap e studi di settore. Non va dimenticato, infine, che la contabilità per cassa (tassazione in base al fatturato) aumenterà gli adempimenti per le imprese in contabilità semplificata (una platea potenziale di circa 439mila società di persone cui si aggiungono 1,7 milioni di imprese individuali) che dovranno dotarsi di un sistema di rilevazione degli incassi e dei pagamenti. «La burocrazia che grava sul mondo delle piccole imprese costa quasi 31 miliardi di euro ogni anno.
Per ciascuna di queste realtà si stima che il peso economico medio sia di circa 7mila euro, costi che gravano relativamente di più sulle piccolissime imprese», ha ricordato il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo.
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