Amadeus ritira le dimissioni, va avanti e si rimetterà alle decisioni della Rai e del comitato tecnico-scientifico. Proprio come Conte dopo proclami e invettive durissime è dovuto tornare sui suoi passi e chinarsi a Renzi, pure Amadeus dopo giorni di rabbia e di dure prese di posizione cambia atteggiamento. Incredibile come la crisi festivaliera rispecchi la crisi del governo. Per Conte i numeri sono quelli dei parlamentari che reggono la maggioranza, per Amadeus sono i milioni che la Tv di Stato perderebbe se non si facesse Sanremo: l'anno scorso ne sono stati intascati 37. Un toccasana per le casse Rai.
Dunque, Amadeus proverà a fare uno show senza pubblico, come chiesto dai ministri Franceschini e Speranza in ottemperanza al Dpcm, certo non sarà la stessa cosa ma neppure impossibile.
Amadeus resta comunque convinto che la platea vuota possa penalizzare lo spettacolo. L'idea di fondo sulla quale in queste settimane il conduttore aveva lavorato con la sua squadra era stata la realizzazione di un grande spettacolo in un teatro assimilabile a uno studio televisivo dove la presenza del pubblico è ammessa, come accade in diversi show della Rai e della concorrenza. Ma l'Ariston, secondo i responsabili sanitari, non è paragonabile a uno studio tv. A mente lucida, è prevalso nel conduttore e direttore artistico il senso di responsabilità per il proprio ruolo: far saltare Sanremo significherebbe mettere in seria difficoltà, oltre che la Rai, tutti coloro che ci lavorano e l'industria discografica che spera in un segnale di ripartenza.
Sarà l'azienda, in base al protocollo organizzativo e sanitario con cui a Viale Mazzini si sta cercando un punto di equilibrio tra le indicazioni del governo e quelle degli esperti a decidere sulla presenza o meno di figuranti in sala e sulle modalità in base alle quali l'evento possa svolgersi in sicurezza. Tra le ipotesi allo studio, anche quella di un collegamento fra l'Ariston e cinque teatri italiani per «riaccendere» da Sanremo uno dei settori più colpiti dal lockdown.
Scoppia però un altro caso. Che riguarda Fedez che ha postato su Instagram un video, poi tolto, in cui si sente un frammento della canzone «Chiamami per nome», che dovrebbe cantare al Festival in coppia con Francesca Michielin, e in cui si vede sullo sfondo, mentre balla, la moglie Chiara Ferragni.
La Rai e la direzione artistica non l'hanno presa bene, le canzoni in gara a Sanremo, in base al refgolameto, devono essere inedite, e adesso si riservano di procedere a «verifiche» nei prossimi giorni. Sempre che non sia una studiata trovata di marketing. Perchè Santremo è Sanremo. Ma anche la Ferragni è la Ferragni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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