La campagna elettorale in corso è una delle più sentite nel Paese. Il rinnovo del consiglio in sette regioni del Paese e il risultato del referendum per ridurre il numero dei parlamentari potrebbe avere forti ripercussioni sul governo centrale di Roma, motivo per cui i principali leader politici si stanno spendendo in prima persona per sostenere le candidature dei propri candidati. In un clima così acceso, dove è purtroppo troppo facile passare dalla contestazione politica all'odio, si stanno verificando nel Paese episodi gravi che riguardano principalmente la Lega e Matteo Salvini, in questi giorni al centro di aggressioni fisiche e verbali e di atti intimidatori.
Nonostante i tanti messaggi di solidarietà ricevuto bipartisan e l'invito di tutti ad abbassare i toni, la violenza non sembra placarsi ma, anzi, pare che il clima d'odio in cui è stretta l'Itali si stia amplificando. L'ultimo episodio in ordine cronologico è stato registrato a Voghera, piccolo centro della Pianura Padana pavese, dove sono state trovate scritte minatorie contro Matteo Salvini. "Sede elettorale della Lega imbrattata, scritte e minacce sui nostri manifesti e sui muri della città: anche a Voghera qualche balordo estremista pensa di intimidirci. Non ci riuscirà: andiamo avanti più forti di prima, col sorriso, con la forza delle idee e con l'entusiasmo delle migliaia di italiane e italiani che - da Nord a Sud - riempiono le nostre piazze", ha scritto Matteo Salvini sui suoi social, pubblicando le immagini degli sfregi compiuti contro la sede che ospita la divisione locale del partito.
I muri esterni sono stati imbrattati con scritte realizzate con bombolette spray contro il leader della Lega. Scritte analoghe sono scomparse anche in altri edifici, come su quelli dell'ex pesa pubblica e di alcuni palazzi situati nei pressi della sede di Fratelli d'Italia. "Salvini merda", si legge nelle scritte con vernice rossa e nera. "Lega Salvini e lascialo legato", "Studia per non votare Salvini da grande", si legge ancora sui muri di Voghera. Le scritte sono accompagnate dal ben noto simbolo degli anarchici, la "A" cerchiata che spesso accompagna questi messaggi. Tra le tante scritte che sono comparse nella cittadina ce n'è anche una ancora più violenta: "Fasci appesi".
Matteo Salvini ha dimostrato in questi ultimi giorni di non lasciarsi intimidire e sta continuando la sua campagna elettorale in giro per l'Italia.
Dopo gli ormai tristemente noti fatti di Pontassieve, dove è stato fisicamente aggredito da una donna che gli ha lanciato degli anatemi ed è stato definito "ospite non gradito" in un post condiviso dal sindaco della cittadina toscana, Matteo Salvini quest'oggi è stato vittima di insulti, minacce e lancio di pomodori a Torre del Greco. Sui fatti di Voghera, considerati un vero e proprio assalto, stanno indagando la Digos e i carabinieri.Andiamo avanti più forti di prima, col sorriso, con la forza delle idee e con l’entusiasmo di migliaia di italiane e italiani che ci accompagnano in tutte le piazze, da Nord a Sud (2/2)
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 11, 2020
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