Un anziano è stato trovato morto nella tarda mattinata di ieri, ai piedi del letto, in un lago di sangue, nella sua abitazione in provincia di Pavia, dove viveva con la badante che si prendeva cura di lui. Un probabile omicidio, anche se fino a ieri sera non c'erano ancora certezze, per il quale ieri è stata portata in caserma proprio la donna che si occupava dell'uomo, una quarantenne di nazionalità italiana, che è finita subito nel mirino degli investigatori e che è stata tenuta sotto torchio per tutto il pomeriggio.
La tragedia è avvenuta in località Canavera, a Ruino, nel comune Colli Verdi, nell'Oltrepò Pavese, in una piccola frazione dove abitano una sessantina di persone, tutte imparentate tra loro. L'uomo si chiamava Carlo Giovanni Gatti e aveva 89 anni. Viveva assistito dall'ex moglie del nipote, una quarantenne che gli faceva anche da badante, insieme al figlio della donna, che però nei fine settimana non è mai in casa.
Sono stati alcuni parenti che vivono nelle vicinanze, ieri, a scoprire il cadavere nell'appartamento e a dare l'allarme. Una volta arrivati in casa sono andati nella stanza da letto dell'anziano per salutarlo e invece si sono trovati davanti ad una scena terribile: l'89enne era in terra, con una profonda ferita alla testa, circondato da sangue. Difficile, con quei segni sul corpo, non pensare ad una morte violenta, anche se l'ipotesi di un incidente ieri sera non era stata ancora del tutto esclusa. Riscontri su altre possibili cause non sono stati però trovati.
I parenti della vittima hanno immediatamente chiamato i soccorsi, ma quando sono arrivati gli operatori del 118 hanno soltanto potuto constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. Avvenuto probabilmente la notte precedente. Immediatamente è partita la segnalazione alle forze dell'ordine e sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato i primi rilievi per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto.
La quarantenne italiana, che era l'unica presente in casa, è subito finita nel mirino dei militari ed è stata portata in caserma a Voghera per essere interrogata. Il magistrato che coordina l'indagine ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima per stabilire con esattezza le cause della morte e per risalire alla presumibile ora del decesso.
Al momento quella dell'uomo viene definita una morte sospetta, anche se l'ipotesi dell'omicidio sembra essere quella prevalente. Gli accertamenti sono in corso e nella fase iniziale il riserbo degli inquirenti è massimo, anche al termine dell'interrogatorio della donna, che è andato avanti fino a sera.
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