Approvata la legittima difesa: la Camera vota sì alla riforma

La Camera vota sì alla riforma con 373 deputati a favore. Ora il testo deve tornare al Senato, poi sarà legge dello Stato

Approvata la legittima difesa: la Camera vota sì alla riforma

Alla fine è arrivato il via libera della Camera. Nonostante i dossier del M5S e gli strappi di Di Maio, la riforma sulla legittima difesa tanto voluta da Salvini ha ottenuto 373 sì a Montecitorio. I voti contrari sono stati 104, due gli astenuti. Al momento del voto l'ex grillino Dall'Osso è uscito dall'Aula. Anche la fronda grillina esce sconfitta ma ha fatto sentire la sua voce, disertando il voto dei singoli articoli della legge e a quello finale: da tabulati della votazione, infatti, risultano 29 deputati pentastellati in missione, 165 che hanno votato a favore del provvedimento e 25 che non hanno partecipato al voto.

Il testo ora dovrà tornare al Senato. Durante la prima approvazione a Palazzo Madama, infatti, un errore sulle coperture ha costretto i deputati ad approvare un emendamento. La Costituzione prevede che una riforma, per diventare legge, debba essere approvata con un testo identico sia alla Camera che al Senato.

Insieme a Lega e M5S, hanno votato a favore della legittima difesa anche Forza Italia e Fratelli d'Italia. "Il gruppo di Forza Italia voterà a favore pur sapendo che questa legge non è la panacea di tutti i mali - ha detto in Aula Mariastella Gelmini - Tuttavia questa legge fa segnare un passo in avanti sul tema della legittima difesa". A Montecitorio gli azzurri, alla proclamazione del risultato, hanno esposto in aula alcuni striscioni con la scritta "Finalmente una cosa di centrodestra".

Negativo, invece, il commento delle opposizioni. Dal Pd alla sinistra, è tutto un coro di reprimende nei confronti di Di Maio "follower" di Salvini. "Una legge incivice", dice Nicola Fratoianni. Gli fa eco Riccardo Magi: "Inganno per i cittadini, una pessima modifica del codice penale". "Bene l'approvazione della legge sulla legittima difesa alla Camera - aggiunge Mara Carfagna - è uno dei cardini del programma del centrodestra. Questa legge però non si trasformi in un alibi: è sempre lo Stato a dover garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Ci sono anche italiani che non intendono armarsi ma vogliono dormire sonni tranquilli, sapendo che le Forze dell'Ordine sono sulle strade con le loro pattuglie, ben equipaggiate".

Il M5S, pur "costretto" in qualche modo a votare la riforma per "amor" di contratto, ci tiene a precisare la sua posizione. "Vogliamo rassicurare gli italiani sulle fake news secondo cui la nuova legge sulla legittima difesa creerebbe una situazione di far west - dicono i deputati in una nota - Niente di tutto questo: le regole sul possesso di armi restano invariate. Non solo, è impossibile impedire che partano le indagini se un malintenzionato viene ferito o rimane ucciso, così come spetterà al giudice valutare caso per caso.

Se chi ha agito per legittima difesa verrà sottoposto a processo e dimostrerà la propria innocenza, lo Stato gli rimborserà le spese legali. Infine i processi che riguardano questi casi avranno la priorità rispetto agli altri e si concluderanno prima".

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