Assist di Totti a Giachetti «Voto chi vuole i Giochi»

Scende in campo il capitano della Roma con un indiretto endorsement al candidato del Pd. La Raggi (M5S) si oppone duramente alle Olimpiadi nella Capitale

Francesco Totti serve il suo assist a Roberto Giachetti. Il capitano della Roma nei giorni caldi pre-ballottaggio, concede il suo indiretto endorsement al candidato del Pd dicendo in maniera chiara che sosterrà chi sostiene le Olimpiadi nella Capitale. «Roma deve tornare a essere una capitale mondiale e solo lavorando tutti insieme con passione e determinazione per portare qui i Giochi del 2024 si può garantire una prospettiva di sviluppo concreto alla città e alle future generazioni» dichiara il calciatore. «L'ho detto e lo ripeto, da romano e romanista io sarò sempre orgogliosamente a favore delle Olimpiadi a Roma». Lo stesso Totti, peraltro, nel 2008 si schierò a favore di Francesco Rutelli (incassando anche una stoccata polemica da parte di Silvio Berlusconi) ma quella sortita non portò bene al candidato sconfitto nelle urne da Gianni Alemanno.

Non servono ovviamente particolari strumenti interpretativi per comprendere che essendo Giachetti convintamente per il sì e Virginia Raggi convintamente per il no alle Olimpiadi, Totti voglia spingere il vicepresidente della Camera. Una presa di posizione - arrivata nel giorno del rinnovo per un altro anno del contratto con la Roma - che non potrà che fare piacere agli immobiliaristi della Capitale, ingolositi dalla torta miliardaria delle Olimpiadi. Il nuovo sindaco, peraltro, nei prossimi mesi dovrà definire un'altra questione delicata come quella del nuovo stadio della Roma. Anche in questo caso la Raggi ha una posizione più cauta rispetto a Giachetti. «Lo stadio voglio farlo, ma deve seguire le norme», la dichiarazione della candidata pentastellata, mentre in un'altra occasione aveva espresso perplessità sull'area scelta nella zona di Tor di Valle.

Giachetti ovviamente prova a cavalcare l'appoggio della bandiera della Roma. «Le Olimpiadi sono un'occasione storica, ha ragione Totti. Dire di no per paura sarebbe un danno enorme». Il Pd, però non sembra convinto che basti la mobilitazione del testimonial sportivo a smuovere l'elettorato. E così Matteo Orfini convoca Giachetti e molti parlamentari tra cui il senatore torinese Stefano Esposito, già assessore con Ignazio Marino, per definire una strategia anti-Raggi più aggressiva e centrata sulle periferie. Giachetti vuole cercare di ottenere l'appoggio di Marchini, ma l'imprenditore prende tempo («Vedremo chi sposerà alcuni punti del nostro programma»). Stefano Fassina invita a votare scheda bianca ma Sinistra Italiana intende schierarsi con il candidato Pd (alla luce dell'alleanza in Regione Lazio).

Sullo sfondo si delinea la squadra degli eletti al Campidoglio. È Marcello De Vito (M5S) il consigliere più votato a Roma con 6.451 preferenze. Dopo di lui, si piazza Fabrizio Ghera di Fratelli d'Italia - campione di preferenze di tutto il centrodestra - con 5.463 voti e Alessandro Onorato della lista Marchini con 5.227.

Infine il derby tra sorellastre tra Alessandra e Rachele Mussolini se lo aggiudica la prima in termini di preferenze (713 contro 293), ma è Rachele grazie al miglior risultato della civica a sostegno di Giorgia Meloni a entrare in consiglio comunale, mentre è la senatrice di Forza Italia a restare esclusa.

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