"Orfini è veramente una mer...". "Senti giovane turco, tieni chiusa quella bocca che è una cloaca a cielo aperto". "Aiutame a dì faccia come il c...". Sono alcuni degli insulti che in queste ore il popolo della sinistra sta lanciando a Matteo Orfini. Orfini, presidente del Pd tra il 2014 e il marzo di quest'anno (quando è stato sostituito dall'ex premier Gentiloni), è considerato l'ispiratore della manovra che il 30 ottobre 2015 portò alla caduta dell'allora sindaco di Roma, Ignazio Marino, dopo le dimissioni presentate da 26 consiglieri comunali. Ieri, il 9 aprile, Marino è stato assolto in Cassazione dalle accuse di peculato e falso "perché il fatto" - cene di rappresentanza che sarebbero state pagate con la carta di credito del Campidoglio - "non sussiste".
Abbastanza per scatenare la rabbia dei militanti dem, furiosi contro il loro ex presidente per avere contribuito al calo di consensi del partito e per avere spianato la strada a Virginia Raggi e al Movimento 5 Stelle. Colpa di Orfini, almeno per gli elettori del Pd. Che nei confronti del deputato dem non risparmiano critiche, se non addirittura insulti. "Lo ha fatto fuori per due scontrini. E nonostante l'assoluzione non chiede scusa a #Marino: "Era comunque inadeguato". #Orfini giustifica i mezzi", scrive Riccardo. "Assoluzione ex Sindaco Marino è la pietra tombale su politici come #Orfini e #Renzi...", gli risponde Enrico. Ma c'è chi non è altrettanto educato. "Orfini è la mer... della mer...", ribatte Le Pasquen. "Senti giovane turco, tieni chiusa quella bocca che è una cloaca a cielo aperto", l'affondo di Luana. Fino allo sfogo in romanesco di LittleStamp: "Aiutame a dì faccia come il c... #Orfini"
Lui: "Non mi scuso: la città era un disastro"
L'ex presidente dem, oggi semplice deputato, ha risposto alle critiche rivendicando la sua decisione di contribuire alla destituzione dell'allora sindaco di Roma. "Ieri Marino è stato assolto per la vicenda degli scontrini. Alcuni, compreso qualche dirigente del Pd, mi chiedono di scusarmi per la scelta di sfiduciarlo. Ovviamente non credo di doverlo fare, perché quella scelta l'ho assunta spiegando fin dal primo momento che non era legata all'inchiesta. Marino non era adeguato a quel ruolo, stava amministrando male Roma, la città era un disastro". Secondo Orfini, "È perfettamente legittimo contestare quella complicatissima scelta.
Ma non lo è farlo stravolgendone le motivazioni perché fa comodo. Mi dispiace lo facciano alcuni miei compagni di partito, che potrebbero invece contestare il merito di quella scelta. Quel Pd era malato e quella amministrazione inadeguata", la conclusione di Orfini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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