Il ribaltone: una parola tipica della vecchia politica che calza a pennello per descrivere una (minima) vittoria del partito meno tradizionale che ci sia, il MoVimento Cinque Stelle. Che, escluso dai ballottaggi in tutte le maggiori città durante il primo turno delle elezioni amministrative, può ora cantare vittoria grazie al riconteggio dei voti ad Asti.
Dopo che in un primo momento sembrava che al secondo turno fossero stati ammessi il candidato del centrodestra Maurizio Rasiero e quella del centrosinistra Angela Motta, i grillini hanno chiesto un riconteggio delle schede. Troppo contenuto lo scarto fra la candidata del Pd e il pentastellato Massimo Cerutti: appena 13 voti. In effetti, dopo un controllo dei verbali compilati nei seggi in cui erano state denunciate più anomalie, il tribunale ha dato ragione ai ricorrenti.
Con 5082 voti contro i 5032 del Pd, il candidato M5S può accedere al secondo turno. "Ci sono stati errori materiali di trascrizione tra i verbali e la sommatoria dei dati - spiega l'avvocato dei grillini Alberto Pasta - Non c'è dolo, sono cose che possono capitare quando lo scrutinio si protrae per molte ore e i funzionari sono stanchi".
La candidata Pd ha intanto annunciato che è pronta a valutare se ci sono gli elementi necessari per fare ricorso.Intanto il vicepresidente grillino della Camera Luigi Di Maio "festeggia" la notizia esultando su Facebook: "Con Asti, sono 10 i comuni del Movimento 5 Stelle che vanno al ballottaggio. Forza!".
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