Remington pagherà 73 milioni di dollari alle famiglie di alcune delle vittime del massacro di Sandy Hook. Si tratta di un risarcimento storico poiché è la prima volta negli Usa che un'azienda produttrice di armi viene riconosciuta in parte responsabile di una strage di massa. Un «accordo transattivo è stato sottoscritto tra le parti», hanno fatto sapere gli avvocati dei parenti di 5 adulti e 4 bambini morti nel dicembre 2012 alla scuola elementare di Newton, in Connecticut. Remington è la produttrice del fucile AR-15 con cui il 20enne Adam Lanza aprì il fuoco uccidendo 20 bambini e 6 insegnanti, prima di togliersi la vita. E l'intesa - che arriva oltre sette anni dopo l'inizio della causa per omicidio colposo - rappresenta un duro colpo per l'industria delle armi, perché il procedimento ha fatto leva su una nuova strategia volta a sfondare lo scudo sancito dalla legge federale che la protegge dalle controversie. Pur se è improbabile che questo apra la strada ad altri patteggiamenti, visto che le famiglie facevano affidamento su una piccola eccezione nella legge, è comunque un risultato di notevole rilievo perché il caso è riuscito a proseguire nonostante le protezioni che hanno bloccato altri procedimenti simili. Nella causa si affermava che l'azienda era colpevole perché ha consapevolmente commercializzato un'arma militare «gravemente inadatta» all'uso civile, che invece è diventata la più utilizzata nelle sparatorie di massa. Il marketing, inoltre, ha reso popolare l'AR-15 in situazioni di combattimento e sparatorie di massa attraverso videogiochi violenti, proprio quelli amati anche da Lanza. L'azienda, che nel 2018 ha dichiarato bancarotta, a luglio si era offerta di pagare quasi 33 milioni di dollari alle famiglie: i documenti depositati ieri non specificavano l'importo dell'accordo, ma uno dei legali dell'accusa ha fatto sapere che la cifra raggiunta era di 73 milioni. «Queste nove famiglie hanno condiviso un unico obiettivo: fare tutto il possibile per aiutare a prevenire la prossima Sandy Hook.
È difficile immaginare un risultato che raggiunga meglio quell'obiettivo», ha detto l'avvocato Josh Koskoff, sottolineando che «questa vittoria dovrebbe servire da campanello d'allarme non solo per l'industria delle armi, ma anche per le compagnie assicurative e bancarie che la sostengono».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.