Bambino Gesù: pronti alla cura E può aiutare malati come lui

Roma Ha seguito il caso di Alfie Evans fin dalla scorsa estate. L'ospedale pediatrico Bambino Gesù, l'ospedale del Papa, ha accompagnato la vicenda sanitaria del piccolo di 23 mesi affetto da una malattia neurodegenerativa, mostrando da subito l'appoggio sia medico sia umano al caso. «Su richiesta della famiglia, tre specialisti si sono recati a Liverpool per visitare il bambino», fanno sapere dall'ospedale.

L'equipe medica preferisce accompagnare la vicenda rimanendo sotto traccia. Ma interpellati dal Giornale, fonti del Bambino Gesù riferiscono che «i medici hanno offerto una valutazione clinica e proposto un piano di cura, che prevedeva il proseguimento dell'iter diagnostico e il mantenimento della ventilazione, alimentazione e idratazione, coerentemente con la prassi clinica e le norme italiane per la tutela dei minori». Dunque un accompagnamento nelle cure e degli esami approfonditi per far sì che il «caso» possa essere di utilità nella ricerca. Considerato anche che «non sono pochi i pazienti con condizioni simili a quelle di Alfie».

L'ospedale di Francesco ha subito offerto la disponibilità ad accogliere il piccolo. La presidente Enoc ha poi inviato al presidente dell'Alder Hey Hospital una lettera firmata dalle mamme dei pazienti ricoverati al Bambino Gesù di Polidoro in condizioni simili a quelle di Alfie. «Vogliamo esprimere la nostra vicinanza ai genitori di Alfie scrivono le mamme ai quali ci sentiamo legati nella comune sofferenza per la malattia dei nostri bambini». «Siamo grati al Bambino Gesù che ci consente di tenere in vita i nostri bambini, seppure in condizioni gravissime, mantenendo accesa una fiammella di speranza. Ogni istante di vita passato insieme ha un valore inestimabile.

I nostri figli non stanno soffrendo, stanno solo vivendo. E anche oggi hanno potuto sentire sul viso la bellezza e il calore del sole e delle nostre carezze. Non private della gioia di queste carezze il piccolo Alfie e i suoi genitori».SSar

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