Bannon: "Incontri sovversivi". Trump: "Pazzo"

L'ex stratega della Casa Bianca accusa Don Jr. Il presidente: "Steve ha perso la testa"

Bannon: "Incontri sovversivi". Trump: "Pazzo"

Si intitola «Fire and Fury: inside the Trump White House», lo ha scritto Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca, e rivelerebbe un incontro «sovversivo» e «antipatriottico» tra il figlio del presidente Donald Trump, Don Jr, e un'avvocatessa russa, Natalia Veselnitskaya, durante la campagna elettorale 2016. Quindi la prova del legame con i russi. La replica di Trump non si è fatta attendere ed è stata durissima: «Steve Bannon non ha nulla a che fare con me o con la mia presidenza. Quando è stato licenziato non solo ha perso il lavoro ma anche la ragione. Steve Bannon ha perso la testa».

Scrive Bannon nel libro: «Anche se non pensavano che fosse un atto di tradimento, o antipatriottico, o anche solo un azzardo - e, per me, era tutte queste cose insieme- avrebbero dovuto chiamare immediatamente l'Fbi». Bannon, guru dei network dell'ultradestra e considerato l'anima nera dello staff iniziale scelto da Trump, era stato «licenziato» ad agosto, immolato sull'altare delle polemiche scoppiate dopo gli scontri di Charlottesville provocati da movimenti suprematisti bianchi (e nei quali una persona era morta e molte altre erano rimaste ferite) e dopo la disastrosa gestione delle conseguenze del caso da parte della stessa presidenza. Il legame tra Steve Bannon e Trump in realtà era già incrinato da questioni più «familiari».

Bannon riteneva infatti eccessiva l'influenza esercitata sulle scelte della presidenza da quella entità che lui definiva con un certo disprezzo «Javanka», ossia la coppia formata da Ivanka, figlia prediletta di Trump e dal marito Jared Kushner. La rabbia di Trump ora si appunta soprattutto sulle parti del libro in cui Bannon definisce «sovversivi» gli incontri di Donald jr con i russi a giugno del 2016: «Questo libro è pieno di resoconti falsi e ingannevoli da parte di individui che non hanno alcun accesso o influenza nella Casa Bianca», anticipava la portavoce Sarah Sanders in merito alle anticipazioni del Guardian su «Fire and Fury: inside the Trump White House».

Per la Sanders si tratta di un libro «che può essere descritto solo come una fiction scandalistica da quattro soldi».

Ma il presidente poi va oltre e tenta di sminuire il ruolo e il peso avuti da Bannon nella sua elezione, affermando che ha avuto «molto poco a che fare» con la sua vittoria elettorale e che «non rappresenta» la sua base elettorale. Ancora, Trump accusa Bannon di essere stato la «talpa» dentro l'amministrazione, colui che faceva trapelare false informazioni ai media.

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