"Cercava la droga, ha ucciso Sara"

Bergamo, la notte folle del killer 19enne

"Cercava la droga, ha ucciso Sara"
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Sembrano delinearsi i contorni del brutale assassinio di Sara Centelleghe, la 19enne uccisa barbaramente a Costa Volpino, nella Bergamasca. Cercava marijuana quella sera Jashan Deep Badhan, probabilmente più della dose che l'amica dell'adolescente fosse pronta a passargli in cambio di cocaina. E l'ha raggirata per tentare di mettere le mani sulla droga, che la 17enne (omonima della vittima) teneva in uno zaino.

Quel venerdì l'amica di Sara sta aspettando Jashan da mezz'ora fuori dal condominio, lui all'1:15 invia un messaggio: «I miei mi hanno sgamato, non sono potuto uscire». In realtà il 19enne ha appena ucciso Sara, tramortita a pugni e massacrata con trenta forbiciate al volto, alla testa e all'addome. È quanto l'assassino ha raccontato alla gip Alessia Solombrino che, oltre a convalidare l'arresto, ha ordinato un periodo di osservazione psichiatrica non inferiore ai 30 giorni.

Badhan non si è ritrovato per caso nell'appartamento. Nega l'approccio sessuale. «Non riesce a darsi una giustificazione, la situazione gli è sfuggita di mano», ha dichiarato il suo avvocato d'ufficio Fausto Micheli. Di mezzo potrebbe esserci proprio la droga. Eppure per la giudice il giovane indiano si è reso «autore di fatti di straordinaria gravità, sintomatici di una totale mancanza di controllo» che non può essere giustificata dall'assunzione di stupefacenti. Uno stato tale da «offuscarne il raziocinio, ridurne le capacità critiche e indebolirne i freni inibitori». La gip ha riconosciuto le difficoltà psicologiche e ha disposto che il 19enne sia sottoposto a osservazione psichiatrica e venga poi stilata una relazione, anche relativa alla «compatibilità con la struttura carceraria». La giudice accenna anche al contesto di degrado e disagio sociale dell'omicida che «sembra del tutto privo di un ancoraggio concreto a una scala di valori condivisa, oltre che di validi punti di riferimento».

Non significa che non tornerà in carcere: lunedì è stato trasferito in ospedale per precauzione, ma per ora non è stata ravvisata un'incompatibilità con la detenzione. Intanto ieri sul corpo di Sara è stata eseguita l'autopsia, con il pm che già contesta l'aggravante della crudeltà.

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