Silvio Berlusconi non molla, anzi. Rilancia. In una lettera al Foglio conferma di essere in campo, dà il via al rinnovamento di Forza Italia e i sondaggi lo premiano. Gli azzurri, secondo l'ultima analisi Ipsos per il Corriere della Sera, tornano a crescere. Più 1,2 per cento in un mese. In base alle intenzioni di voto il partito del Cavaliere cresce al 7,4 per cento, contribuendo a portare il centrodestra a sfiorare il 50 per cento dei consensi (49,2%). «Altro che fine di Forza Italia», s'inalbera il Cavaliere che in una lettera al quotidiano diretto da Claudio Cerasa ribadisce i confini della sua creatura: «Noi non siamo la destra sovranista... Siamo i liberali, i cattolici, i riformatori... Siamo liberisti e garantisti. La nostra collocazione è saldamente ancorata al centrodestra, perché il centrodestra in Italia lo abbiamo fatto vivere e vincere noi». E ancora: «Per questo Forza Italia ha un importante futuro. Se mai, dobbiamo rinnovarci e stiamo continuando a farlo a tutti i livelli». In effetti sono fresche le nomine di alcuni cavalli di razza azzurri: Andrea Romizi, classe 1979, sindaco di Perugia, sarà il nuovo coordinatore del partito in Umbria. Mentre a tenere le redini del partito in Liguria sarà l'ottimo sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco. A un azzurro doc, l'attuale assessore al Bilancio di Venezia, Michele Zuin, la guida del partito in Veneto. E poi nuova linfa per i dipartimenti grazie a Giorgio Mulè, instancabile uomo macchina azzurro, che spiega il senso del suo nuovo lavoro: «I dipartimenti sono la benzina da mettere nel motore del partito - spiega - Non sono un luogo vuoto ma sono i laboratori dove si sfornano idee in tutti i settori. Ora sono 25 ma saranno destinati a crescere. Entro la primavera contiamo di dar vita a una conferenza programmatica». Quelle dei tre nuovi coordinatori sono soltanto le ultime nomine berlusconiane ma in arrivo ce ne sono altre, che verranno però ufficializzate le prime settimane del nuovo anno.
Un anno che inizia all'insegna della campagna elettorale visto gli appuntamenti con le urne in Emilia Romagna e in Calabria. E il Cavaliere sta già lavorando all'agenda per essere in campo nelle due Regioni a tirare la volata alla leghista Borgonzoni e all'azzurra Jole Santelli.
C'è ottimismo, soprattutto in Calabria, dove i sondaggi danno in testa il centrodestra dopo i pessimi risultati ottenuti dall'attuale governatore di centrosinistra, Mario Oliverio. E non desta troppa preoccupazione neppure la candidatura di Mario Occhiuto, potente sindaco di Cosenza che ha già annunciato di voler correre pure lui per la poltrona di governatore, spaccando così il fronte di centrodestra.
Le Regionali saranno un ennesimo avviso di sfratto al governo che, pensa Berlusconi, non potrà durare a lungo visto l'incapacità di questa maggioranza di risolvere i problemi degli italiani e di abbassare le tasse.
E proprio sul fisco arriva la bordata di Renato Brunetta che ha fatto i calcoli: «Le clausole di salvaguardia sono semplicemente un escamotage per differire un aumento di tasse che per i prossimi due anni ammonta alla cifra monstre di 47 miliardi di euro», dice in una nota il responsabile economico degli azzurri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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