Berlusconi sferza l'Europa: "Scelte rapide e con coraggio"

Il Cavaliere partecipa ai lavori del Parlamento Ue per delineare le mosse sul fronte economico: "Risposte concrete"

Berlusconi sferza l'Europa: "Scelte rapide e con coraggio"

Silvio Berlusconi è in prima linea per dare risposte concrete al Paese in questa emergenza Coronavirus. L’ex premier sui suoi profili social ha mostrato una foto in cui appare a lavoro in smart working per partecipare ai vertici europei che di fatto decideranno il futuro della nostra economia. Il Cavaliere ha usato parole chiare per cercare di sferzare l’Europa affinché possa dare risposte certe al nostro Paese e a tutti gli Stati comunitari: "Sto partecipando ai lavori del Parlamento europeo che è riunito in remoto. Abbiamo discusso e stiamo votando provvedimenti finalizzati a fornire una risposta concreta all'emergenza Covid-19. L'Unione europea deve muoversi rapidamente e con coraggio”.

Il Cavaliere ha sottolineato in questi giorni l’importanza del dialogo in Europa e soprattutto ha dato il suo assenso all’uso dello strumento del Mes per dare ossigeno alle imprese del nostro Paese. Con un intervento sul Giornale, Berlusconi ha chiarito la sua posizione: “Il Mes non va demonizzato" e che "non c'è nulla di sbagliato, in linea di principio" nel fatto che i Paesi ad economia più solida "chiedano garanzie rafforzate per finanziare Paesi più a rischio" mentre semmai la cosa sbagliata è che queste garanzie "si trasformino in uno strangolamento dell'economia di una nazione già in sofferenza e addirittura in un esproprio della sua sovranità nazionale". Problema che però "questa volta non si pone", assicura il leader di FI, almeno per quanto riguarda la spesa in ambito sanitario, in quanto "possiamo accedere ai fondi del Mes senza condizioni, fino al 2% del Pil”. Parole queste che cercano di dare respiro alle trattative in Europa per sbloccare i fondi necessari per aiutare la nostra economia. Anche il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di una coesione livello europeo in questa grave crisi che sta attraversando ormai tutto il continente: “ul Mes Berlusconi ha fatto una valutazione da imprenditore: sì al Mes sanitario, senza condizionalità se non quella di spendere i soldi in quel settore. C'è da essere pragmatici. Il vecchio Mes, tra Troika e condizioni capestro, non ci piaceva. Ora è diverso.

Questi soldi vanno presi e non importa se lo dice Renzi, Prodi o qualcun altro. Sono un'occasione per l'Italia". Ora la partita si gioca tutta sui tavoli di Bruxelles dove si decide il nostro futuro e quello dell’intera Europa.

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