Berlusconi studia il blitz. Bertolaso non arretra: "Forza Italia è con me"

Il Cavaliere consulta i sondaggi che danno gli azzurri testa a testa con la Lega. E punta sul modello Milano

Berlusconi studia il blitz. Bertolaso non arretra: "Forza Italia è con me"

Roma - Berlusconi studia un blitz romano a sostegno di Bertolaso e compulsa i sondaggi a livello nazionale per vedere i rapporti di forza con la Lega. Il Cavaliere anche ieri ha sentito più volte il suo candidato sindaco che trotta da una periferia all'altra. Ieri è stata la volta di Tor Bellamonica, oggi sarà a Centocelle. E dormirà in loco per immergersi al 100 per cento nei problemi dei cittadini. Una strategia che piace all'ex premier, costantemente in contatto con Mister Emergenze: «Oggi l'ho sentito quattro volte - rivela Bertolaso - Direi che per oggi basta e avanza. Se mi vuole ancora bene? Direi di sì. Forza Italia è con me anche se sicuramente c'è qualche mal di pancia». E ancora, sulla sua corsa verso il Campidoglio: «È sicuramente una bella prospettiva ma non è neanche un incubo andare da solo e arrivare al ballottaggio». Il Cavaliere, da giorni ad Arcore, sta studiando con Bertolaso modi e tempi di un suo intervento romano, inserendosi nella campagna elettorale dell'ex capo della Protezione civile. Un dolore a un piede e il riacutizzarsi di un fastidio agli occhi lo hanno tenuto e continuano a tenerlo lontano dalla Capitale. Motivo per il quale non è ancora certa una sua visita al salone del mobile di Milano, ghiotta occasione per dare una mano anche a Parisi che macina consensi a scapito di Sala. Berlusconi ha voglia di gettarsi nella mischia dell'ennesima campagna elettorale anche se qualche acciacco fisico e il suo Milan sembrano distrarlo dalla «pugna» politica. L'ex premier, ai suoi, non fa mistero di apprezzare il «modello Milano»: una coalizione di centrodestra unità e compatta e non a trazione lepenista.

In ogni caso il nodo romano non si scioglie sebbene domenica scorsa ci sia stato un faccia a faccia ad Arcore con Giorgia Meloni: incontro cordiale e simpatico - raccontano alcune fonti - ma non risolutivo. Il Cavaliere è orientato a sperare che alla fine tutti convergano su Bertolaso visto che il suo nome apparirà accanto a quello del suo candidato; se così non fosse, si augura che soltanto a Roma la coalizione corra divisa. La Lega, tuttavia, mostra i muscoli. Giura che se Bertolaso non farà un passo indietro il Carroccio dovrà discutere anche tutte le altre realtà in cui si andrà al voto. E c'è chi dice «Milano inclusa». Una prova muscolare che non piace al Cavaliere che però ha dei sondaggi che potrebbero cambiare la partita in corso. Forza Italia sarebbe quasi alla pari del Carroccio, distante solamente di un misero 0,5 per cento dal partito di Salvini. Una cifra assolutamente recuperabile. Se Forza Italia e Lega fossero davvero spalla a spalla, Salvini sarebbe quindi costretto ad abbassare le penne. Ma quella per le candidature è più un braccio di ferro che una guerra.

La battaglia contro Renzi, infatti, si farà tutti insieme e sarà il senatore azzurro Antonio D'Alì a raccogliere le firme necessarie tra i colleghi per poter attivare il referendum contro il ddl Boschi. Una sfida che unisce e non divide.

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