Da parte di Silvio Berlusconi arriva un indirizzo chiarissimo: no alle elezioni anticipate per salvaguardare l'unione del Paese e l'operazione di ripartenza messa in atto dal governo guidato da Mario Draghi. Il leader di Forza Italia lo ha detto senza girarci attorno, definendo "davvero irresponsabile" la possibilità di interrompere l'esperienza dell'esecutivo per riportare gli italiani alle urne prima della scadenza naturale della legislatura. Il motivo va trovato nel lavoro del governo che "sta portando l'Italia fuori dall'emergenza sanitaria ed economica". Un compito certamente complicato ma che "sta procedendo con buoni risultati grazie al senso di responsabilità di tutte le forze politiche".
I rapporti nel centrodestra
Il Cav, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato anche dei rapporti all'interno del centrodestra. Innanzitutto ha voluto chiarire che nel partito azzurro la leadership appartiene esclusivamente a lui, spegnendo così le voci di correnti e divisioni: "Il fatto che sia io a rappresentare Forza Italia mi pare non sia messo in discussione da nessuno". Casi isolati di malcontento nel partito azzurro sono state bollate come "incomprensioni personali" e non come malumori nei confronti della linea politica.
Quanto alla coalizione, che si è riunita in un vertice a tre, Berlusconi ha sottolineato la necessità di promuovere un centrodestra liberale, cristiano, europeista e garantista: "Sta a noi costruirlo e rafforzarlo, perché la politica italiana ha bisogno di questo". Il numero uno di Forza Italia è stato il federatore e il leader della coalizione per oltre 20 anni. Ora indicherà un suo successore, magari nella persona di Matteo Salvini o Giorgia Meloni? Il Cav li ha definiti come due personaggi con "grandi capacità e un profilo fortemente caratterizzato". Ma una vera e propria soluzione al "dilemma" verrà trovata a ridosso delle elezioni: "Il centrodestra però deve distinguersi per l'equilibrio, la serietà, la coerenza delle sue proposte, non per le sue questioni interne".
Il "no" al voto anticipato
L'ipotesi di elezioni anticipate è legata inevitabilmente alla figura del prossimo presidente della Repubblica. Chi sarà il sostituto di Sergio Mattarella? L'attuale capo dello Stato farà il bis o al suo posto potrebbe finire Mario Draghi? Quest'ultimo è uno scenario che spingerebbe verso un ritorno anticipato alle urne, ma per il momento Berlusconi non vuole esprimersi sul discorso Quirinale: "Non intendo parlare né occuparmi fino a quando un presidente come Sergio Mattarella sarà nel pieno delle sue funzioni".
Il centrodestra ha bocciato in maniera compatta un cambiamento della legge elettorale in senso proporzionale. Da ritenersi un'indicazione generica visto che, come sottolineato da Berlusconi, il dibattito sul sistema di voto non corrisponde alle reali priorità degli italiani: "Dobbiamo occuparci di vaccini, di Pnrr, di tasse, di pensioni, del benessere e della sicurezza degli italiani".
Infine il Cav ha dichiarato che il suo obiettivo principale è quello di "mantenere unito il Paese, in uno stretto rapporto con l'Europa" per garantire la ripartenza. L'intento è di "garantire che i nostri figli e i nostri nipoti possano vivere meglio di noi, così come i nostri padri e i nostri nonni lo hanno garantito a noi". Un traguardo che però oggi, "per la prima volta da secoli, non è affatto scontato".
Il ruolo di Forza Italia e la sfida per il Colle
Poi Berlusconi - intervenuto a un convegno organizzato a Saint Vincent dal quotidiano La Discussione - ha sottolineato il ruolo fondamentale ricoperto da Forza Italia, da considerarsi una "sintesi delle grandi tradizioni politiche che hanno governato il Paese nel Dopoguerra". Una forza collocata al centro dello scenario politico con una precisa scelta di campo "che è alternativo alla sinistra e che è anche chiaramente distinto dalla destra". Insomma, un centro che rappresenta "l'elemento trainante di un centrodestra di governo".
E il sogno resta quello del Quirinale: "Penso che Silvio Berlusconi può essere ancora utile al Paese e ai cittadini
italiani, vista la stima che ancora mi circonda in Europa", ha spiegato parlando del suo futuro, "Vedremo cosa potrò fare, non mi tirerò indietro, e farò quello che potrà essere utile per il nostro Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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