Biden lancia la sfida a Trump: "Nulla fermerà la transizione"

Il Dem neo-eletto: il passaggio dei poteri andrà avanti. E la Corte Suprema potrebbe salvare l'"Obamacare"

Biden lancia la sfida a Trump: "Nulla fermerà la transizione"

La rivincita democratica inizia dalla lotta per la sanità, mentre Joe Biden sfida Donald Trump e dice che nulla fermerà il trasferimento del potere. È l'Obamacare a tenere banco nel giorno in cui il presidente eletto (ma non confermato), annuncia alcuni nomi della squadra di transizione, dopo la nomina della task force per la lotta al coronavirus. Ieri la Corte Suprema ha iniziato a discutere la causa per abolire la riforma sanitaria di Barack Obama, come richiesto da un gruppo di stati repubblicani guidati dal Texas e appoggiati dall'amministrazione Trump. Due membri chiave del massimo organo giudiziario americano - il presidente John Roberts e il giudice Brett Kavanaugh, uno dei tre nominati dal tycoon - hanno tuttavia espresso seri dubbi sulla possibilità di cancellare l'intero Affordable Care Act. Roberts e Kavanaugh, di fronte agli argomenti presentati, si sono detti scettici sulla domanda di revoca, anche se una delle norme dovesse risultare incostituzionale.

A loro parere la decisione del Congresso del 2017 di azzerare le sanzioni per chi non stipula un'assicurazione medica, che la legge rendeva obbligatoria, non ha indicato il desiderio di abolire l'intera legge. «Penso sia difficile sostenere che il Congresso intendesse cancellare l'intera normativa in caso di annullamento della sanzione, visto che non ha nemmeno cercato di abrogare il resto della legge», ha detto Roberts al procuratore generale del Texas Kyle D. Hawkins. «Francamente - ha proseguito - penso volessero che fosse la Corte a farlo, ma non è il nostro compito». Nonostante con la nomina di ben tre giudici da parte di Trump il massimo organo giudiziario Usa sia diventato il più conservatore degli ultimi 90 anni, potrebbe non essere sufficiente per coronare il sogno del presidente di spazzare via la riforma sanitaria varata da Obama nel 2010. «Eliminare l'Affordable Care Act, specialmente in tempi di pandemia, è una follia, provocherebbe il caos», ha ripetuto Biden nella sua seconda apparizione da presidente eletto. E ha messo in guardia dal prendere decisioni potenzialmente devastanti che toglierebbero la copertura sanitaria a 21 milioni di americani e lascerebbero altri 133 milioni con condizioni di patologie preesistenti senza protezione, rottamando quei regolamenti che attualmente impediscono alle compagnie assicurative di negare la copertura a persone malate o di caricare su di loro premi molto più elevati.

La decisione finale della Corte è attesa comunque non prima del giugno del 2021, e la prima udienza sull'argomento è stata dedicata ad ascoltare le ragioni del gruppo di stati repubblicani. Intanto, secondo alcuni membri del transition team di Biden, non è escluso che siano intraprese azioni legali contro l'amministrazione Usa, accusata di ostacolare in maniera illegale l'avvio del processo di transizione. Un'ipotesi, tuttavia, allontanata dal presidente eletto. «Il rifiuto di Trump di concedere la vittoria è una vergogna, ma non ha molte conseguenze. Sulla strada della transizione possiamo andare avanti senza fondi e senza briefing». «Non vedo la necessità di azioni legali», ha precisato. Biden ha già avuto anche colloqui telefonici con alcuni leader mondiali, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera tedesca Angela Merkel, e il premier inglese Boris Johnson. Nella squadra che si occuperà della transizione, nel frattempo, è entrata Cindy McCain, vedova del senatore repubblicano (ma soprattutto acerrimo nemico di Trump) John McCain.

«Mio marito sarebbe molto contento della vittoria» di Joe, ha spiegato in un'intervista a Cnn, dicendosi convinta che il presidente eletto riuscirà a mantenere la sua promessa di unire il paese. «Non l'avrei appoggiato - ha proseguito - se avessi ritenuto che non era impegnato su questo fronte».

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