New York. Joe Biden accelera sulla svolta verde. Il presidente americano ha firmato un decreto alla Casa Bianca chiedendo che entro il 2030 negli Stati Uniti la metà delle vendite di nuove auto sia rappresentata da veicoli a emissioni zero. Alla cerimonia erano presenti anche i vertici di General Motors, Ford e Chrysler Stellantis, che a loro volta promettono di fare il possibile per centrare la sfida di trasformare un prodotto di nicchia in bene di consumo di massa. Un obiettivo ambizioso, visto che bisognerebbe portare in dieci anni la quota di auto elettriche vendute dall'attuale 2% (attualmente gli Usa sono il terzo mercato al mondo nel settore, dietro a Cina ed Europa) al 40-50% del totale. Le Big Three di Detroit, tuttavia, hanno posto una condizione, ossia che il Congresso americano approvi al più presto il piano da mille miliardi di dollari sulle infrastrutture, di cui 7,5 miliardi sono destinati a sviluppare in tutta l'America una rete adeguata di colonnine per la ricarica e di vere e proprie stazioni di servizio. Presupposto necessario per soddisfare le esigenze legate ai sempre più numerosi veicoli di nuova generazione che saranno in circolazione.
La mossa comporta rischi politici per Biden, che ha dovuto affrontare pressioni da parte di attivisti e rappresentanti del settore, ma rappresenta una parte fondamentale della sua promessa di cercare di rallentare l'aumento delle temperature globali e spingere il Paese verso un futuro in cui pochissimi dei veicoli su strade e autostrade siano a benzina. «Il futuro dell'industria automobilistica è elettrico e prodotto in America», ha scritto su Twitter l'inquilino della Casa Bianca prima della firma, a cui erano presenti anche i rappresentanti del potente sindacato dei metalmeccanici Usa, lo United Automotive Workers (Uaw). «Sto firmando un ordine esecutivo con l'obiettivo di rendere il 50% dei nuovi veicoli venduti entro il 2030 a zero emissioni - ha proseguito - e sto svelando i passaggi per invertire la miope riduzione degli standard dei veicoli della precedente amministrazione». Oltre ad accelerare sulle auto elettriche, Biden ha lanciato anche una nuova stretta sulle emissioni inquinanti dei veicoli, riprendendo e rendendo ancora più stringenti gli standard introdotti da Barack Obama e cancellati da Donald Trump. Tra le varie proposte sul tavolo, quella sinora preferita dalla Casa Bianca prevede che entro il 2026 circolino solo automobili che in media consumino un gallone di carburante ogni 52 miglia (3,7 litri ogni 83,6 chilometri).
Intanto, alcuni senatori democratici - tra cui i progressisti Bernie Sanders e Elizabeth Warren - stanno lavorando ad una bozza che prevederebbe la richiesta di un risarcimento danni da 500 miliardi di dollari in dieci anni alle compagnie nel settore dei combustibili fossili per aver inquinato l'ambiente. L'obiettivo - scrive il New York Times - è quello di raccogliere fondi per finanziare il piano che punta a contrastare il cambiamento climatico. La proposta (con poche possibilità di successo) verrebbe inserita nel maxi-decreto che accompagnerà il piano sulle infrastrutture.
Il senatore Chris Van Hollen del Maryland, che guida il progetto, ha spiegato che presto si incontrerà con il collega Joe Manchin per discutere del piano. Quest'ultimo, però, è uno dei dem più conservatori e a favore dei combustibili fossili, e secondo l'osservatorio indipendente di ricerche ambientali ClearView boccerà la proposta.
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