Blitz al comizio di Salvini: antagonisti rompono l'impianto audio

Comizio a Soverato. Il raid dei centri sociali: rompono l'impianto audio. Salvini costretto a fermarsi: "Sono solo dei cretini"

Blitz al comizio di Salvini: antagonisti rompono l'impianto audio

"Dopo aver bloccato gli sbarchi, aspetto di chiudere un po' di campi rom e centri sociali". Nonostante gli antagonisti lo abbiano accolto a Soverato (Catanzaro) scandendo Bella ciao, Matteo Salvini è andato avanti e non ha cambiato i propri piani. "Dai campi rom e dai centri sociali zero contributo alla specie umana", ha tuonato il leader leghista mentre le contestazioni si facevano sempre più forti. E sarebbe andato avanti a dirgliene quattro se il blackout causato da un danno provocato da un contestatore all'impianto audio non lo avesse costretto a interrompere il comizio.

"Un cretino ha danneggiato l'impianto...", ha spiegato Salvini ai presenti che riempivano l'intera piazza. Un sabotaggio in piena regola, insomma. Il contestatore è stato immediatamente identificato dalle forze dell'ordine. "Ci sta star lì a fischiare ma danneggiare un impianto elettrico non è buona educazione - ha commentato il ministro dell'Interno - ma se sono arrivati a danneggiare un impianto vuol dire che la nostra battaglia di civiltà la stiamo vincendo". Dopo pochi minuti l'impianto di amplificazione è stato ripristinato e il vicepremier ha ripreso a parlare. "Se ai centri sociali rimane solo il casino - ha poi scandito - abbiamo già vinto". Per tutto il comizio i contesatori, uno sparuto gruppetto, hanno gridato in continuazione "buffone, buffone" e "vattene, vattene". "A queste persone sarebbe servito un pò di servizio militare o un po' di volontariato in parrocchia o con gli anziani", ha replicato il leader del Carroccio dicendosi dispiaciuto per il fatto che "donne e uomini delle forze dell'ordine debbano occuparsi di questi figli di papà viziati".

Già prima dell'inizio dell'intervento di Salvini non erano mancati i momenti di tensione tra i facinorosi dei centro sociali e le forze dell'ordine.

In piazza gli antagonisti si sono presentatoi con i soliti cartelli che recitano "Porti chiusi solo alla Lega" e "Mai con Salvini". La polizia è sempre riuscita a tenere a distanza i contestatori con gli scudi e dalla piazza si sono levati a più riprese i cori "fascisti fascisti", "buffone buffone" e "Salvini, Salvini vaff...".

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