E se il rimpianto dell'idraulico pesasse di più di tutta la cattiva pubblicità? È quello che sta succedendo in Inghilterra, tra gli elettori dei Tory che vorrebbero indietro Boris Johnson premier.
La maggior parte ora ha capito e vorrebbe avvalersi del diritto di ripensamento: una tirata d'orecchi ma senza condanne definitive insomma; nonostante i pasticci e gli incasinamenti dei tre anni più pazzi di Downing Street, nonostante gli intrighi sessuali, le molestie, i casi di corruzione, gli insabbiamenti fino al partygate; feste in pieno lockdown in barba alla Regina costretta a rinunciare ai funerali per l'amato Filippo.
Oggi la puzza di scandalo è passata, così come le sue innumerevoli gaffe sono diventate battute su cui riderci sopra, mentre resta forte lo spauracchio di un restyling snob dai colori sbiaditi. A confermarlo è un sondaggio commissionato dal Times, che lo mette al centro della sua prima pagina. Tra chi vota conservatore, il 49% vede con favore una conferma di Johnson e la percentuale è più alta della somma dei consensi che riscuotono Truss e Sunak, scrive il giornale.
Si tratta di una virata significativa sull'onda del rimpianto, dato che secondo una rilevazione del 5 luglio scorso il 54% approvava le dimissioni del premier. E dunque cosa può essere successo in questo breve tempo? E qui si tocca il vero tasto dolente del problema: la successione. Truss e Sunak restano personaggi sbiaditi e incolori, ininfluenti se paragonati all'esondante e scapigliato Boris. Personaggi deboli che faticano e arrancano e non lasciano il segno. Possibile che l'elettore inglese sia cambiato tanto velocemente che la politica di Palazzo non se ne sia accorta? Il giornale esemplifica i sentimenti dell'elettorato Tory con la dichiarazione di un idraulico di Southampton: «Gli altri non hanno dovuto affrontare quel che ha dovuto lui. Si era appena insediato, e c'era la Brexit, poi è venuto il Covid e ora la guerra. Tutti blaterano su quello che avrebbe dovuto fare, ma vorrei vedere loro al posto suo».
E intanto i due candidati premier si danno battaglia. Liz Truss non dovrebbe avere problemi a vincere la leadership dei Tory il mese prossimo anche se l'ex Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak ha recuperato punti nei sondaggi. Secondo un ultimo sondaggio commissionato da Sky News, la ministra degli Esteri guida di 32 punti (erano 38 nell'ultimo sondaggio) la corsa. Truss dovrebbe vincere il 66 per cento dei voti dei conservatori, con il suo programma che punta a una riduzione immediata delle tasse rispetto alla richiesta in arrivo da più parti di un sostegno alle famiglie in difficoltà per il caro vita e l'inflazione record.
Eppure se Johnson partecipasse alla gara con Sunak e Truss, riceverebbe il 46 per cento dei voti, contro il 24 per Truss e il 23 per Sunak.
Maledizione Brexit verrebbe da dire. Lui che aveva rimpiazzato Teresa May, ritenuta incapace di traghettare il Paese fuori dalla Ue. Salito al potere non voleva più andarsene guadagnandosi altre critiche. Anche per questo. Ancora.
Si era allora dimesso da leader del partito, tentando di mantenere la guida del governo fino al congresso dei Conservatori previsto in autunno. Non ha funzionato.Il plotone d'esecuzione era già pronto e il popolo voleva la sua testa. L'hanno avuta. Ora però la ridarebbero indietro.
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