Bologna, l'arcivescovo pro migranti a convegno col Partito Democratico

Monsignor Zuppi, arcivescovo di Bologna, prenderà parte a un convegno promosso pure dal Partito Democratico. Così il "partito dei cattolici" rischia di diventare una succursale del centrosinistra

Bologna, l'arcivescovo pro migranti a convegno col Partito Democratico

Don Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, figura tra i partecipanti di un'iniziativa promossa pure dal Partito Democratico.

Lo stesso presule aveva presentato degli scritti di papa Francesco sui movimenti popolari dentro a uno storico centro sociale del capoluogo emilano, il Tpo. Che Zuppi, spesso intervenuto a favore dell'accoglienza dei migranti, magari in polemica con l'attuale linea del Viminale, non fosse un conservatore incallito, non rappresenta una novità.

In questa circostanza, però, i conferenzieri parleranno di "valori". Non è chiarissimo l'intento dell'iniziativa: sul piccolo manifesto riscontrabile sul web, possono essere notate, tra le altre, alcune sigle ascrivibili al mondo della sinistra associativa e sindacale: dall'Anpi a due circoli Arci, passando dalla Cgil, dalla Casa dei Popoli, ma pure da una polisportiva e da altre realtà presumibilmente indipendenti da logiche di parte. Spicca, come detto, il simbolo del PD.

Il convegno, che si terrà il prossimo 7 febbraio, è organizzato dall'Aist e dal Sat. La prima, come si legge sul sito di riferimento, è un'associazione "scientifico-culturale e professionale formata da sociologi e da studiosi con cognizioni sociologiche, nata con lo scopo di promuovere l'utilizzo delle conoscenze e delle pratiche sociologiche...". Il secondo acronimo, invece, dovrebbe essere riferito al Servizio Assistenza per i Tossicodipendenti. Niente di male quindi, tutt'alto.

A stupire, però, è il canovaccio centrale del volantino, cioè la frase simbolo che dovrebbe sintetizzare la questione affrontata da coloro che prenderanno parte all'evento: "L’innovazione comunicativa - si legge - è importante perché è alle radici di un cambiamento nella forma organizzativa dell’uomo che non sarà più quello del medioevo, che aveva Dio e la religione come punti di riferimento, ma si trasformerà nell’individuo e nel soggetto delle epoche posteriori. Il singolo, in quanto individuo si inventerà come il protagonista della propria era".

Si potrebbe ipotizzare, quindi, che la manifestazione in questione sia destinata a promuovere la concezione antropologica contemporanea, quella in grado di distanziarsi dalle "ritrosie" dei valori medioevali: l'individualismo illuminista. Un'epoca tanto bistrattata, quella "buia", quanto, in realtà, densa di significato morale e sì, persino scientifico. A meno che non si voglia dedurre, al contrario, che Partito Democratico, Anpi, circoli Arci e Cgil abbiano optato per il sostegno a un convegno sui rischi esistenziali comportati da una rivoluzione tecnologica che non conosce freni e sulla necessità di riscoprire un insieme di valori che l'odierno relativismo ha tentato in ogni modo di superare: quelli cristiani. A svelare l'arcano sarà il tempo.

Per ora vale la pena notare che mons.

Zuppi, che sarebbe tra i vescovi più attivi per la costituzione del cosiddetto "partito dei cattolici", sarà uno dei relatori di una conferenza, quella che si svolgerà a Bologna, considerata idonea - lo certifica la presenza del simbolo - dalla formazione guidata da Maurizio Martina. Il che lascerebbe pensare, come avevamo anticipato, che la ricostituzione del Partito Popolare possa declinarsi in un'operazione utile soprattutto, se non solo, al centrosinistra.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica