Non ha apprezzato le immagini, la sequenza e la scelta della musica. Ma il ministro della Giustizia, Alfondo Bonafede, non cambia idea sulla pubblicazione del video, postato sulla sua pagina Facebook, dell'arrivo di Cesare Battisti, a Ciampino, martedì. Così, intervistato ad "Accordi e Disaccordi", il programma in onda questa sera sul Canale Nove, il Guardasigilli ha dichiarato le motivazioni che l'hanno convinto a condividere quella ripresa.
"Il video? Non lede alcuna dignità"
"Il video l'ho rivisto e non mi è piaciuto, sia nel montaggio che nella musica, ma il mio intento era raccontare quella giornata e il ruolo che ha avuto la polizia penitenziaria che sta sempre nell'ombra. Ma il video non lede alcuna dignità", ha spiegato Bonafede, ribadendo le sue intenzioni.
"Tornerei a Ciampino, lo Stato doveva esserci"
"Riandrei a Ciampino, anzi lo rivendico", ha aggiunto il ministro. Che ha descritto Battisti come "un pluriomicida che, per quasi 40 anni, è andato in giro per il mondo".
Soddisfatto delle operazioni di arresto dell'ex latitante dei Pac, il ministro ha dichiarato: "Volevo essere lì per dare il senso della presenza dello Stato per un evento importante. Nessuno deve pensare di potersi sottrarre alla giustizia italiana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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