Il boom dei positivi bloccati all'estero. Allerta Farnesina: "Vacanze a rischio"

A Dubai 200 studenti italiani in isolamento, altri 15 ragazzi fermi in Grecia. I casi Malta e Spagna Il ministero degli Esteri: "Possibili quarantene, serve un'assicurazione che copra il contagio"

Il boom dei positivi bloccati all'estero. Allerta Farnesina: "Vacanze a rischio"

Quella che doveva essere l'estate della ripartenza anche per loro, i giovani, dopo un inverno complicato fatto di didattica a distanza e zero socialità, si sta trasformando per chi aveva deciso di concedersi un viaggio - chi per una vacanza-studio, chi per festeggiare la maturità, chi per svago - in un'ulteriore difficile prova. Perché andare all'estero in tempi di Covid, come ha ricordato ieri la Farnesina, può rivelarsi rischioso. Basta un tampone positivo tra i compagni di viaggio per ritrovarsi in quarantena in hotel chissà per quanto. E non importa se si è negativi, vaccinati o minorenni. La Spagna ha fatto da apripista, con i primi 850 studenti contagiati a Palma di Maiorca a fine giugno, ma da allora storie di ragazzi in isolamento forzato all'estero sono all'ordine del giorno.

L'ultima arriva da Dubai, dove ci sono 270 studenti italiani bloccati a causa di un focolaio scoppiato durante una vacanza studio organizzata dall'Inps in collaborazione con Accademia Britannica, tour operator specializzato nel turismo studentesco. Partiti lo scorso 30 giugno, sarebbero dovuti tornare mercoledì. Ma durante la visita ad un mercato 11 di loro si sono contagiati e per tutti è cominciata la solita trafila. I casi iniziali, all'esito del doppio tampone, si sono rivelati molti di più: circa 200 i ragazzi positivi, oltre a 15 accompagnatori (alcuni già vaccinati), che non sono potuti tornare a casa e sono chiusi in un residence. Stanno bene, non ci sono casi gravi, ma la situazione è difficile e i più giovani - tra loro anche quattordicenni - sono spaventati. Dovranno comunque rimanere in quarantena finché non si negativizzano e non sarà possibile organizzare il rientro. Il ministero degli Esteri sta monitorando la situazione, ma non può fare altro. Come del resto ha ribadito in una nota in cui avverte che in questo momento andare oltre confine può comportare un rischio di carattere sanitario e nel caso capiti di risultare positivi, o essere contatti stretti di positivi, si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Mettere in conto, dunque, anche dal punto di vista economico, la possibilità di dover rimanere in isolamento lontano da casa. Per questo la Farnesina raccomanda di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di un prolungamento forzato della «vacanza», dotandosi di un'assicurazione sanitaria che copra anche le spese di un'eventuale quarantena.

È un problema che stanno affrontando tante famiglie con i figli all'estero che non riescono a rientrare. La Grecia, una delle mete preferite dai giovani, è uno dei Paesi dove i contagi stanno riprendendo quota. Tanto che alcune isole, nella mappa del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), sono tornate a colorarsi di rosso e da domani sarà necessario il green pass per entrare nei bar, nei ristoranti e in tutti i luoghi chiusi. Anche qui non mancano casi di vacanze rovinate dal Covid, come sta accadendo ad una quindicina di studenti veneziani che avevano scelto Ios per il classico viaggio post Maturità. Cinque di loro, nonostante avessero ricevuto la prima dose di vaccino, si sono contagiati e si sono messi in auto-isolamento. Stanno bene, hanno solo lievi sintomi, ma non possono tornare a casa. Esattamente come è accaduto a Malta la prima settimana di luglio ad un altro gruppo di studenti italiani, tutt'ora bloccati sull'isola a causa di un maxi-focolaio. Una cinquantina, tra ragazzi e accompagnatori, si sono infettati durante una vacanza studio e tutto il gruppo, composto da circa 120 persone, deve rimanere in quarantena a proprie spese. Anche chi è negativo, come previsto dalla normativa maltese.

Dopo il balzo dei contagi che si è registrato a Malta, le autorità avevano imposto il divieto di ingresso ai non vaccinati. Poi, per le pressioni della commissione Ue, un parziale dietrofront, ma per i non vaccinati c'è sempre la quarantena.

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