Ora persino Maria Elena Boschi spinge per un Conte-bis che permetterebbe di chiudere la partita sul governo col M5S. Sul nome del premier dimissionario, però, c'è il veto posto dal segretario Nicola Zingaretti che complica l'esito della trattativa.
L'ex ministro delle Riforme, a margine dei lavori della scuola di politica di Matteo Renzi in corso alla Garfagnana, ribadisce:"La trattativa la gestisce Zingaretti, sulla base della linea stabilita in direzione, ed è lui ad aver detto no all’ipotesi di un governo Conte bis". E ancora: "Nel momento in cui il segretario, che sta seguendo la trattativa con il Movimento Cinque Stelle, ha espresso una posizione credo che soltanto il segretario, eventualmente, possa cambiare quella posizione". Traduciamo: 'se il governo M5S-PD salta è colpa di Zingaretti'.
La Boschi, forse la più bersagliata dai grillini nella scorsa legislatura sia per la riforma costituzionale sia per il caso 'Banca Etruria', ora non perde occasione per criticare chi rema contro l'accordo con i Cinquestelle. Ieri, intervistata a 'In Ondà su La7, ha ribadito tale concetto, attaccando sottilmente Paolo Gentiloni:"Non ci sono attriti, lavoriamo spero nella stessa direzione, per fare un accordo che metta in sicurezza il risparmio degli italiani. Mi auguro che tutti remino nella stessa direzione si da noi che nel M5s".
L'ex ministro non ha risparmiato critiche neppure al 'Dibba' che ieri aveva sostenuto fosse meglio andare a votare o riallacciare i rapporti con la Lega piuttosto che andare al governo col Pd. "Da parte nostra c'è massima serietà, spero che Di Battista (l'ex deputato grillino) non lavori per far saltare una diversa, nuova maggioranza per dare una speranza a questo Paese", ha detto la Boschi.
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