"Prendo atto che oggi la Lega ha votato insieme al Pd per dare altri 7 milioni di euro a Radio Radicale - sottolinea Vito Crimi (M5S), sottosegretario M5S alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria - che si aggiungono ai 9 milioni già stanziati per quest'anno e ai 250 già presi in questi 25 anni. Sono soldi delle tasse dei cittadini che vanno nelle casse di una radio di partito. Questo è un fatto. Contenti loro, scontenti sicuramente i cittadini e le loro tasse. Io - ha proseguito Crimi - sono orgoglioso e contento del mio gruppo che ha votato convintamente contro questo emendamento rispettando i nostri principi e quanto abbiamo sempre detto in campagna elettorale", ovvero "che non vogliamo più dare soldi pubblici per finanziare radio, giornali e tv private".
In una nota Radio Radicale manifesta il proprio apprezzamento per l'approvazione dell'emendamento che concede un contributo straordinario di 3 milioni di euro: "E' un importante primo passo in attesa dell'approvazione nell'Aula della Camera e poi nelle commissioni e nell'Aula Senato. Si tratta di un primo risultato ottenuto grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla lotta di questi mesi per la vita del servizio pubblico che la nostra emittente ha svolto negli ultimi 42 anni, servizio che l'Autorità per le Comunicazioni ha chiesto con segnalazione urgente al governo di non far interrompere, essendo scaduta la convenzione lo scorso 20 maggio, in attesa che venga messo a gara per i prossimi anni".
"Ringraziamo tutti i gruppi dell'opposizione, Pd, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Leu, +Europa, il Psi e le componenti del Gruppo Misto che si sono impegnati con convinzione al nostro fianco, ringraziamo la Lega Salvini Premier senza la quale questo esito sarebbe stato impossibile e ringraziamo quei parlamentari del M5S che, in dissenso dalla posizione prevalente del movimento, hanno voluto riconoscere il servizio pubblico svolto da Radio Radicale e la necessità di ripristinare le risorse necessarie al suo proseguimento", aggiunge Radio Radicale. "Non possiamo non ricordare il ruolo svolto al nostro fianco dalla FNSI fin dall'inizio, gli oltre 300 cittadini che hanno con il loro digiuno dato vita ad una straordinaria battaglia nonviolenta, i 170mila sottoscrittori della mozione su Change.org, gli esponenti del mondo accademico che con i loro stroardinari appelli hanno rappresentato la voce del mondo dell'università e della ricerca -conclude Radio Radicale-.
Resta ora l'urgenza di realizzare quanto previsto dalla mozione approvata dal Senato nel bandire al più presto una gara per l'assegnazione del servizio delle trasmissioni delle sedute del Parlamento".Stando a quanto dichiarato la stessa Radio Radicale, dunque, auspica una gara per l'assegnazione del servizio per la trasmissione dei lavori parlamentari.
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