Bruxelles impone il salario minimo, Conte e Letta ritrovano l'amore

Raggiunta l’intesa in Europa sul salario minimo. Centrodestra categorico: “Gli stipendi vanno alzati tagliando le tasse”

Bruxelles impone il salario minimo, Conte e Letta ritrovano l'amore

Importanti novità da Bruxelles: raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue per il salario minimo. La conferma è arrivata dalla Commissione per l'occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo (Empl). “Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro sia redditizio”, le parole di Ursula von der Leyen. Un’intesa che fa festeggiare la sinistra, con il ritrovato amore tra Letta e Conte, anche se non mancano le criticità, ammonisce il centrodestra.

Il salario minimo è il naturale compendio del reddito di cittadinanza, esulta Giuseppe Conte, con il M5s impegnato a rivendicare la primogenitura della riforma. Come riporta Libero, il Pd parla invece di “assist fondamentale ai lavoratori”, con il ministro Andrea Orlando. Non manca l’elogio a Bruxelles da parte dei sindacati, con Maurizio Landini che definisce l’intesa un puntello per la tenuta sociale e democratica del Paese.

Dopo settimane di tensioni e di frecciatine, M5s e Pd hanno ritrovato l’armonia, come testimoniato ad esempio dalla nota diramata dai gruppi pentastellati delle commissioni Lavoro e Politiche Ue della Camera. Nel testo, infatti, un omaggio al “ce lo chiede l’Europa” tanto caro ai dem: “Da anni il Movimento 5 Stelle combatte una battaglia per introdurre questa misura anche nel nostro Paese, così da migliorare la condizione di milioni di lavoratori che percepiscono paghe da fame. In tanti però hanno preferito voltarsi dall'altra parte. Ora che 'ce lo chiede l'Europa’ questo non sarà più possibile”.

Il centrodestra predica calma. Per la coalizione formata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia sarebbe meglio procedere con un bel taglio del cuneo fiscale. Una mossa che consentirebbe l’aumento degli stipendi, ma attraverso una procedura più congrua. Ospite di Quarta Repubblica di Nicola Porro, Salvini ha rimarcato: “Salario minimo? La priorità per la Lega è abbassare le tasse a chi crea lavoro, per potere aumentare gli stipendi ai lavoratori. Non puoi garantire stipendi col 60 per cento di tasse. Noi siamo per tasse minime”.

"La via per garantire salari adeguati (ora più che mai necessari visti i livelli d'inflazione mettendo al riparo il più possibile i redditi delle famiglie da crisi improvvise come quelle che stiamo vivendo) non è il salario minimo per legge. È la contrattazione”, l’analisi dell’azzurra Roberta Toffanin, vicepresidente della commissione Finanze del Senato.

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