Bruxelles si ricrede: "Un taglio agli oneri per l'agricoltura"

Dopo le follie del Green Deal via alla revisione della politica agricola. La spinta per i giovani

Bruxelles si ricrede: "Un taglio agli oneri per l'agricoltura"
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Dopo l'apertura ai motori ibridi, il cambio di politiche sull'immigrazione, gli investimenti nella difesa, l'Unione europea si appresta a compiere una nuova giravolta su uno dei temi più discussi nella scorsa legislatura e cardine del Green Deal: le politiche agricole.

Ieri il Commissario europeo all'Agricoltura Christophe Hansen ha infatti presentato a Strasburgo Visione Ue per l'agricoltura, le nuove misure europee per il settore. In particolare il Commissario ha annunciato che quest'anno verranno presentati «due pacchetti di semplificazione per ridurre l'onere amministrativo per gli agricoltori e l'intera filiera agroalimentare».

Il primo di questi pacchetti riguarda la Politica agricola comune (Pac) e dovrebbe essere reso noto ad aprile. In merito alla futura Pac post 2027 Hansen ha parlato di un sostegno più semplice e mirato «verso quegli agricoltori che ne hanno più bisogno, creando incentivi migliori e dando maggiore responsabilità e rendicontazione agli Stati membri». Il Commissario ha poi aggiunto: «Aiuteremo inoltre il settore a sfruttare nuove opportunità di reddito come quelle derivanti dalla bioeconomia o dall'agricoltura del carbonio».

Il secondo pacchetto riguarderà invece un ambito legislativo più ampio e, in particolare, nel 2025 arriverà una strategia per il rinnovo generazionale poiché «attualmente solo il 12% dei nuovi agricoltori ha meno di 40 anni».

Il lussemburghese ha inoltre precisato che «questa è una sfida enorme e dobbiamo affrontarla se vogliamo davvero parlare di sicurezza alimentare e sovranità alimentare». Per questo occorre «unire non solo i nostri sforzi europei ma anche quelli nazionali per arrivare» all'obiettivo.

In particolare Hansen ha fatto una riflessione sulle crisi che il settore dell'agricoltura ha toccato negli ultimi anni promettendo di sviluppare «un approccio più completo alla gestione del rischio e delle crisi, rafforzeremo gli incentivi per gli agricoltori per aumentare l'adattamento a livello aziendale e migliorare l'accesso ad assicurazioni convenienti e a strumenti di riduzione del rischio per i produttori». Si tratta di un approccio sia nella forma sia nella sostanza molto diverso dalle parole adottate dalle istituzioni europee negli anni passati che avevano contributo a a scatenare in tutta Europa le proteste degli agricoltori.

Le parole del Commissario all'agricoltura sono state accolte positivamente dall'eurodeputato di Forza Italia Salvatore De Meo, membro della Commissione agricoltura: «Si tratta di una risposta concreta alle richieste di un settore strategico per l'Europa, che necessita di meno burocrazia e più sostegno per affrontare le sfide sempre più complesse del mercato globale».

Intanto ieri a Roma si è svolto il convegno Il settore della pesca in Italia e l'Unione Europea: sfide ed opportunità, organizzato dal Masaf in occasione della prima visita ufficiale in Italia del Commissario europeo per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis.

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso apprezzamento per la sua presenza: «Voglio esprimere il mio sincero ringraziamento al Commissario Kadis, una persona esperta che conosce la materia nel dettaglio e che viene da un grande paese come Cipro» aggiungendo che: «Servono meno regole ma più serie e con meno impatto per le imprese».

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