Il maiale della Romanina, il porcello paparazzato tra i rifiuti della Capitale, adesso ha un nome e cognome. “Si chiama Claretta Petacci”, per il comico Gene Gnocchi che, ieri, nel salotto di Floris ha paragonato la povera Petacci - morta ammazzata senza aver commesso alcun crimine se non quello di aver amato Benito Mussolini - ad un suino. Alla gag di Gnocchi, il conduttore di “Di Martedì” ha risposto con una risatina divertita e la trasmissione è andata avanti, come se nulla fosse.
Viene da domandarsi: dove sono le donne indignate che si battono contro il femminicidio? E la folla forcaiola di attrici e soubrette che, in questi mesi, ha denunciato le molestie (vere o presunte) di registi e produttori? Non pervenuta nemmeno la sinistra radical-chic sempre pronta a stigmatizzare le battute maschiliste di Berlusconi.
In queste ore, però, l’hashtag #GeneGnocchi è tra i topic trend di Twitter e centinaia di persone comuni ed esponenti politici stanno cinguettando tutto il loro sdegno. La prima è la nipote del duce, l’eurodeputata di Forza Italia Alessandra Mussolini, che dal suo account ufficiale scrive: “Gene Gnocchi, tu sei un verme! Paragonare il maiale che gira per Roma alla Petacci è una merdata che solo uno stronzo come te poteva partorire”. Da Fratelli d’Italia, l’ex senatore Marcello De Angelis cita i “Cantos” di Ezra Pound: “Manes fu conciato e impagliato/ così Ben e Clara a Milano/ che vermi mangiassero il tortello morto/ ma il due volte crocefisso/ dove lo trovate nella storia?”. Il deputato ex An, ora fittiano, Massimo Corsaro chiama in causa la Boldrini: “Signora Presidente, nulla da dire sulla performance di Gene Gnocchi e Floris?”. Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia, ha postato il famoso scatto che ritrae la Petacci, ormai esanime, appesa a testa in giù a piazzale Loreto e commentato: “Claretta Petacci, donna innocente, innamorata, uccisa, stuprata, appesa e maciullata dai partigiani. Goditi il frutto del tuo odio. Ne sarai orgoglioso, vigliacco”. Anche l’ex modella croata Nina Moric, entrata a pieno titolo nelle file di CasaPound, ha espresso solidarietà ad Alessandra Mussolini. Mentre secondo il numero uno di Forza Nuova, Roberto Fiore: “L’infelice battuta di Gene Gnocchi su Claretta Petacci non rappresenta altro che la triste retorica di chi, come i sinistroidi, non ha altre argomentazioni da proporre se non offese”.
Nel frattempo, dall’associazione no profit “Campo della Memoria”, che si è occupata
del restauro della tomba monumentale della Petacci al Verano di Roma, il presidente Alberto Indri fa sapere: “Stiamo già raccogliendo le firme per chiedere l’allontanamento di Gnocchi dalla trasmissione”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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