«Elementi di criticità molto significative». L'esito dell'ispezione ministeriale all'ospedale Careggi di Firenze è tutta in questa espressione. Il ministero della Sanità, guidato da Orazio Schillaci, aveva optato per un audit che verificasse sulle eventuali inadempienze dell'ospedale. Il tutto in relazione all'iter previsto per la disforia di genere. L'interrogazione era stata presentata da Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia. E le inadempienze, stando ai risultati resi noti dallo stesso senatore, ci sono eccome. In particolare, vengono evidenziate «criticità» rispetto «all'obbligo di esigere necessariamente il supporto psichiatrico per l'avviamento al trattamento con triptorelina». Non è proprio un dettaglio. La questione - fa presente sempre Gasparri - potrebbe anche assumere una connotazione giudiziaria: «Perché un'avvocatessa, e non io, ha presentato un esposto e la Procura ha aperto un fascicolo e l'ispezione è stata anche indirizzata alla procura della Repubblica». I bambini a cui viene somministrata la triptorelina non possono ma devono essere assistiti dalla neuropsichiatria infantile. E l'esponente azzurro precisa che questa assistenza «evidentemente non è stata attuata nelle forme dovute». Questo è il cuore dell'esito documentale dell'audit, l'azzurro lo ha presentato proprio a Firenze, nel giorno della discesa in campo dell'ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, dopo un'iniziativa elettorale. Ma non è tutto. Esistono poi anche altre «criticità». Pare infatti che dal Careggi non abbiano inviato all'Aifa i risultati relativi ai percorsi organizzati per la disforia di genere. Con le ovvie conseguenze sui dati.
Anche Lucio Malan, capogruppo di Fdi al Senato, ha commentato la notizia, plaudendo all'azione messa in campo dal ministro Orazio Schillaci.
Gasparri, infine, aspetta conseguenze pratiche: «Attendo che a minuti, dopo la diffusione di questa risposta - chiosa -, ne traggano le conseguenze
i medici, i dirigenti di Careggi e le autorità politiche della Regione Toscana». Il ministro della Salute del governo Meloni ha invitato l'ente regionale toscano a porre in essere delle «azioni correttive» in tempi brevi.
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