In Campania si è giocata la partita più difficile. La bomba della lista degli impresentabili resa nota col nome di Vincenzo De Luca, dalla presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi ha allarmato il Pd. La sfida tra Caldoro e De Luca si è trasformata sul versante di centrosinistra in un regolamento di conti nel Pd tra l'ala renziana schierata col sindaco di Salerno e quella bersaniana che invece ha sostenuto la scelta della Bindi. Per tutta la notte, in Campania, Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra è stato in testa prima con gli exit poll e poi nel conteggio delle schede scrutinate (passata la metà dello spoglio).
Poi con il passare delle ore ha confermato un vantaggio sul governatore uscente, Stefano Caldoro, del centrodestra, di un paio di punti (40,8 il primo, 38,2 il secondo). Buona l’affermazione del M5S - con la candidata Valeria Ciarambino - che ha toccato quasi il 20 per cento consentendo così, per la prima volta, ad una pattuglia di grillini di sedere nei banchi del Consiglio regionale della Campania.
che riguarda le due liste che erano con noi: Udc, sostanzialmente De Mita, e cosentiniani". Poi ha parlato della Severino: "De Luca ha detto che la legge Severino non avrebbe creato problemi, perchè non sarebbe stata applicata a chi è eletto la prima volta. Non credo che sarà così".
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