“C’è un forte livello di collaborazione e non posso negare l'esistenza di un rapporto istituzionale di grande cordialità e correttezza". Stefano Caldoro, governatore uscente di centrodestra in Campania, intervistato dalla Stampa, conferma il suo ottimo rapporto con il premier Matteo Renzi che qualche giorno fa lo aveva definito "una persona seria e collaborativa".
Un feeling espresso pubblicamente che fa sorgere il dubbio che il premier-segretario tifi intimamente per la sconfitta del candidato del Pd Vincenzo De Luca che, in caso di vittoria, si vedrebbe sospeso dalla carica di presidente a seguito dell’applicazione della legge Severino. Non più tardi di ieri De Luca, intervistato dal Corriere, si era auspicato una modifica della legge da parte del governo confidando nel fatto che lo stesso premier avesse dichiarato il problema dell’ineleggibilità fosse “superabile”. Dentro il Pd c’è grande imbarazzo per la sfilza di candidati impresentabili presenti nelle liste collegate al Pd e Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, ha annunciato che il curriculum di quelle persone verrà attentamente vagliato con un’inchiesta interna. I vertici del Pd, con Lorenzo Guerini in testa, assicurano che le liste del partito rispettano il codice etico interno ma, tuttavia, invitano a non votare gli “impresentabili” delle altre liste.
Vincere con i voti dei cosentiniani e degli ex fascisti non era certo l’ambizione del Pd nazionale che aveva più volte fatto rinviare le primarie nella speranza di trovare la quadra attorno al nome di Gennaro Migliore ma, alla fine, ha prevalso “l’apparato”. De Luca si è presentato come rottamatore e proprio per questo a Montecitorio i deputati campani mugugnano: “Perché – si chiedono – dovremmo far votare uno che ha sempre sputato sul piatto del Pd?”. Quale, dunque, migliore soluzione per Renzi se non la vittoria di Caldoro anche in vista di una, seppur remota, rinascita del Patto del Nazareno? Arturo Scotto, capogruppo di Sel alla Camera, al ilgiornale.
it commenta maliziosamente: “Caldoro è stato il miglior presidente di Regione del…Pd che non ha mai fatto un’opposizione reale e, anzi, De Luca, il giorno aver perso le Regionali, si è dimesso da consigliere ed è tornato a fare il sindaco di Salerno”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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