Fa sorridere, dopo tre giornate, parlare di padroni. Però l'Inter è lì, a quota nove, unica squadra a punteggio pieno. Ha vinto una partita che il Milan ha forse giocato meglio, ma che non è stato né in grado di sbloccare prima né di pareggiare poi. Quindi è Inter. Con la sensazione che sia davvero diversa dall'anno scorso. Siamo nel campo della teoria, però a più otto dalla Juventus, a più due dalla Roma, a più sette dal Napoli, è ufficialmente in corsa per qualcosa. Il derby di Milano dice anche che Balotelli è una risorsa, è un giocatore di calcio, è ciò che sappiamo possa essere ma che spesso lui non ha voluto essere e altrettanto spesso noi non abbiamo voluto vedere. In venti minuti è stato pericoloso quanto molti giocatori non riescono a essere in una partita intera, forse in due. Fermarsi ai suoi atteggiamenti degli anni e dei mesi scorsi è un errore altrettanto grave di quelli fatti da lui stesso con quegli atteggiamenti. Sa giocare a pallone, punto. Vederlo in campo è la miglior cosa che possa capitare a lui e chissà forse pure al calcio italiano così disperatamente a caccia di un attaccante vero per la Nazionale.
Il resto della giornata sono quattro 2-2, cosa mai successa in contemporanea nel campionato italiano. Si segna di più in Serie A che in negli altri campionati: Germania, Spagna, Francia e Inghilterra. Segnano tutti, grandi e piccole.
Un torneo livellato che lascia una domanda: merito delle piccole che hanno colmato le differenze con le grandi o demerito delle grandi? Dalla risposta dipende il destino di questa Serie A. Combattuta, di sicuro. Di qualità vedremo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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