Cantone: "Via la politica dagli appalti, in giro ancora troppi Romeo"

L'attacco di Raffaele Cantone: "La corruzione nasce dalla politica". E sostiene che il caso Consip non sia isolato: "In giro ci sono troppi Romeo"

Cantone: "Via la politica dagli appalti, in giro ancora troppi Romeo"

"La politica continua a occuparsi di gare e appalti. La corruzione nasce qui. In giro ci sono tanti Romeo".

A dirlo è il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone che, in un’intervista a Repubblica, si smarca dal caso Consip: "Da quando faccio il magistrato sono attentissimo a chi frequento, difficile avvicinarmi", racconta, "Non ho avuto alcun rapporto con Romeo che non fosse puramente formale e l’ho conosciuto quando la sede dell’Avpc passò all’Anac e avemmo l’esigenza di rescindere il contratto".

Poi spiega di non sapere nemmeno chi fosse Alfredo Romeo. Almeno fino al suo arresto per la vicenda Global Service. "Credo ce ne siano tanti", ammette parlando di figure come quelle dell'imprenditore napoletano, "Ma io sono tranquillo, e sono sicuro che gli eventuali tentativi non vanno da nessuna parte.

Parlando del suo lavoro, Cantone aggiunge: "Non ho mai detto che il contrasto alla corruzione sarebbe stata una passeggiata e non ho neppure lontanamente pensato che potessero bastare tre anni di Anac per invertire il trend.

Abbiamo avviato un percorso, che è ancora lungo, tortuoso, irto di ostacoli. Vicende come quelle di Consip non saranno certo le ultime che emergeranno in questo Paese. La corruzione è tutt’altro che vincibile domani o dopodomani".

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