Casa all'asta Un imprenditore si toglie la vita

Si è tolto la vita nel giorno in cui avrebbe dovuto restituire le chiavi della sua casa, venduta all'asta per debiti verso banche e Equitalia. Piccolo imprenditore, di 54 anni, l'uomo era residente da tempo a Valera Fratta (Lodi), dove si era sposato ed era diventato padre di due figli. Ieri mattina intorno alle 10,30 ha mandato un sms alla commercialista di Piacenza delegata della vendita dell'immobile, un'abitazione su due piani, e ha fissato con lei un appuntamento per un'ora dopo. Ma aveva già pianificato tutto. Nel messaggio l'aveva, infatti, avvisata che se lui non avesse risposto subito, lei sarebbe comunque potuta entrare in casa liberamente, la porta sarebbe stata aperta. Voleva che fosse proprio l'incaricata del tribunale, che gli stava togliendo le chiavi della dimora di famiglia, a scoprire che lui a sopportare tutto questo non ce l'aveva fatta. Quando la commercialista è arrivata, ha trovato l'uomo impiccato, già morto, nel giardino posteriore. Immediatamente ha avvisato i carabinieri. La casa era stata aggiudicata all'asta il 23 settembre scorso.

C'è incredulità nel paese di Valera, dove l'uomo, hanno riferito, non aveva mai dato segni di difficoltà di alcun tipo. «Si tratta di un fatto gravissimo - ha detto il procuratore generale di Lodi Vincenzo Russo - È il frutto della crisi che stiamo vivendo».Flavia Mazza Catena

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