La casta di Trento e Bolzano: 80 euro in più ai dipendenti

Regalino ai 72mila impiegati delle Province rosse autonome: 236,7 milioni in tre anni per gli aumenti

(Foto da Wikipedia)
(Foto da Wikipedia)

Quaranta euro al mese subito, con decorrenza luglio 2016. Cui se ne aggiungeranno altri 40, a partire da maggio. Totale: 80 euro in più ciascuno, ogni mese. Che moltiplicati per 40mila dipendenti - tanti ne conta la Provincia autonoma di Bolzano tra Provincia, Azienda sanitaria, Comuni, case di riposo, Comunità comprensoriali, Aziende di soggiorno e Ipes, l'Istituto per l'edilizia sociale dell'Alto Adige - fanno la bellezza di 3 milioni e 200mila euro, sempre al mese. Che moltiplicato per 12 mesi, sono ben 38 milioni e 400mila euro per ogni anno. Non esattamente bruscolini.

Venghino, signori, venghino, nel bengodi delle Province autonome rosse di Trento e Bolzano. Province che, unicum nel panorama nazionale, sono più renziane del premier anche se a guidarle non è il Pd ma comunque la sinistra con il Patt, il Partito autonomista trentino tirolese: Renzi, infatti, gli 80 euro li ha dati come bonus e pensa di darli come aumento ai dipendenti pubblici. Invece i dipendenti di queste due Province autonome - che tali restano visto che le autonomie non sono toccate in prima battuta dal ddl Boschi - i soldi li incasseranno tutti, prima di tutti e subito. O meglio, subito i circa 40mila dipendenti della Provincia autonoma di Bolzano, dove l'accordo tra i sindacati e il presidente Arno Kompatscher è stato ormai siglato e si attende solo la pubblicazione del nuovo contratto sul Bollettino ufficiale della regione. I circa 32mila dipendenti della Provincia autonoma di Trento, invece, aspetteranno ancora un po', anche se le trattative tra il presidente Ugo Rossi e i sindacati, che viaggiano più o meno sulle stesse cifre, sono ormai a buon punto.

Una casta a parte, quella degli impiegati di queste due Province autonome. A Bolzano, la giunta provinciale ha stanziato oltre 100 milioni di euro sino al 2018. Lo racconta Italia Oggi, riprendendo a propria volta le dichiarazioni rilasciate dal presidente Kompatscher all'Altoadige: «Per il triennio la giunta provinciale ha messo a disposizione una cifra molto importante, pari a 125 milioni di euro, e ha già pianificato il budget relativo». Del resto Kompatscher qualche settimana fa, all'atto della firma coi sindacati, aveva esultato: «Siamo la prima Provincia d'Italia che conclude le trattative per il nuovo contratto di intercomparto. E siamo soddisfatti di quanto siamo in grado di offrire alle collaboratrici e ai collaboratori del servizio pubblico». Aumento a parte, i 40mila di Bolzano godranno anche di un miglioramento delle condizioni previdenziali e pure dei congedi parentali.

Tutto fatto a Bolzano, e quasi tutto fatto anche a Trento. Per i circa 32mila dipendenti - 14mila delle autonomie locali, 10.800 della scuola, 7.200 della sanità, e 60 per la ricerca - sono sul tavolo 46,8 milioni per il 2016 e 55,6 milioni per il 2017, cui vanno aggiunti 9,3 milioni dell'indennità di vacanza contrattuale che il presidente Rossi vuol utilizzare per le progressioni in carriera.

L'aumento medio sarà di circa 80 euro lordi al mese, come per gli impiegati della Provincia autonoma di Bolzano, anche se ci saranno delle differenziazioni. Le trattative vanno avanti da qualche mese, e dopo le prime proteste ora, secondo Cgil e Cisl, l'accordo sembra a un passo. Anche la casta dei dipendenti della Provincia autonoma di Trento sarà premiata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica