Il Cav avverte Meloni e Salvini: "Il centrodestra diviso è una sciagura"

Berlusconi conferma la candidatura di Bertolaso: "È il numero uno, su di lui errori di valutazione". Poi bastona Renzi e M5S: "Sono due mali"

Il Cav avverte Meloni e Salvini: "Il centrodestra diviso è una sciagura"

"A Roma c'è un errore di valutazione sul candidato Bertolaso, che invece è quello che ha più possibilità per essere riconosciuto come la chiave contro il degrado della città". Silvio Berlusconi conferma senza se e senza ma la candidatura di Guido Bertolaso. "È il numero uno al mondo in fatto di emergenze", taglia corto accusando apertamente Lega Nord e Fratelli d'Italia di aver sbagliato a fare i conti sull'ex capo della Protezione Civile. A Roma gli alleati non hanno rispettato la parola data rischiando la "rottura delle alleanze" anche nelle altre città. "Ma credo che non accadrà - spiega il Cavaliere - sono tranquillo sul fatto che da un capriccio romano non ci siano conseguenze, sarebbe una follia".

"Quel che succede a Roma è un errore di valutazione". Berlusconi non fa sconti a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Su Bertolaso hanno sbagliato. "È il candidato con più possibilità di essere riconosciuto dagli elettori come la chiave per la soluzione del degrado", ribadisce il leader di Forza Italia sottolineando ai microfoni di Rtl 102.5 che l'ex capo della Protezione Civile resta "il numero uno al mondo" per la soluzione "delle situazioni difficili". Il Cavaliere si dice comunque ottimista: "Nel centrodestra prevarrà il modello Milano dove tutti i moderati sono insieme. Sono abbastanza tranquillo non ci saranno conseguenze negative, sarebbe una follia assoluta. Significherebbe consegnare il Paese alla sinistra". A chi, però, torna a chiedere le primarie, fa notare che ormai, "per come si sono svolte in Italia", incluse quelle che hanno portato Matteo Renzi alla segreteria del Pd, "sono state una farsa" suscettibili di "essere manipolate". "Hanno portato, nella sinistra, a far venir fuori i peggiori sindaci - incalza il Cavaliere - per fare le primarie occorre che i cittadini siano informati sui candidati". Quindi, critica anche "le primarie risibili" fatte dalla Lega Nord a Roma, "senza che i romani avessero contezza dei candidati". "Tra l'altro - conclude - ora sarebbe troppo tardi. Molti politici hanno perso il senso della realtà".

A differenza della Meloni, Berlusconi sa che al ballottaggio i romani non dovranno scegliere tra Roberto Giachetti e Virginia Raggi. "Sono sicuro che al ballottaggio ci sarà Bertolaso e io penso che, dopo due mesi di campagna, vinca perfino al primo turno", commenta senza però nascondere i timori di avere Renzi o il Movimento 5 Stelle al governo. "Sono due mali - tuona il Cavaliere - Renzi è alla guida del governo senza essere stato eletto, è la negazione della sovranità popolare. È qualcosa che ci dovrebbe vedere in piazza a chiedere nuove elezioni al capo dello stato".

Ai Cinque Stelle, invece, riconosce di aver scelto "ragazzi telegenici" che, però, "non hanno alcuna capacità e cultura di governo". "È un partito pauperista e giustizialista - conclude - un ballottaggio a livello nazionale tra Pd e M5S vedrebbe vincente i secondi e sarebbe una catastrofe".

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